di Gabriele Polleggioni
Lo sport, che si chiami calcio piuttosto che rugby o basket, può essere competizione, prestazioni di alto livello, bacheche da riempire con medaglie o trofei, ma può e deve essere anche molto di più. Parliamo di integrazione, condivisione di emozioni, valori di uguaglianza, di un binario parallelo da esplorare, di un sentiero in cui abbandonarsi per conoscerlo e rimanerne inevitabilmente colpiti. La mia 12esima e ultima intervista, per la stagione sportiva in corso, mi ha condotto nelle “segrete stanze” dell’ASD TARTARUGA XYZ ONLUS, per conoscere gli obiettivi, le principali iniziative, ma soprattutto per capire da dove parte tutto questo, per toccare con mano il cuore pulsante di questa associazione.
Benvenuta a Paola Quattoni, presidente dell’ASD TARTARUGA XYZ ONLUS.
Ciao Paola,come nasce questa associazione e con quali obiettivi?
La Tartaruga xyz nasce nel 2003, all’interno della Soc.Coop “Il Quadrifoglio”, dall’idea di alcuni operatori che, come tanti, occupavano parte del loro tempo libero facendo sport, ma in modo del tutto occasionale. La ONLUS e’ ad oggi impegnata in attività sportive non agonistiche come nuoto, atletica, pallavolo, calcetto, ciclismo ed escursionismo, mirando principalmente alla promozione di un modello di sport integrato che coinvolga “tutti”, senza tralasciare valori di integrazione e salute psicofisica e sociale delle persone coinvolte.
Attraverso l’associazione persone disabili e volontari posso vivere da protagonisti la pratica sportiva mettendo in moto un vero e proprio processo di aggregazione che includa, al proprio interno, anche e soprattutto gli individui più deboli e con maggiori problemi di inserimento nella società.
Parlami del progetto “Semaforo verde”…
Questo progetto vede coinvolti, oltre a noi, il Comune di Orvieto, l’assessorato alle politiche sportive, la UISP, la Libertas, l’ASS “E.Majorana”, l’Associazione Andromeda di Orvieto, l’Unione sportiva ACLI oltre chiaramente alla Coop.quadrifoglio.
L’intento è quello di costruire una rete che favorisca il coinvolgimento di queste realtà del nostro territorio in alcune discipline sportive, rivolte, ci tengo a sottolinearlo, a cittadini di qualsiasi ceto sociale, senza distinzione alcuna, dove “normalità” e “uguaglianza” diventano valori veramente imprescindibili.
Con quale spirito si è presidente di un associazione con queste finalità?
Alla base c’è grande passione e forza di volontà, il piacere dello stare insieme facendo sport, tutto questo mi fa stare bene e vedere lo sguardo felice dei ragazzi non fa che alimentare questa meravigliosa sensazione. La spinta viene dal loro entusiasmo e da numeri che sono in continua crescita,che si parli di ciclismo(progetto BIKE MON AMOUR, con un’officina “fai da te”creata a posta per i partecipanti) o di un semplice corso di nuoto,le presenze sono in notevole e costante aumento.
Qual’e stata l’iniziativa di maggior successo che vi ha visto protagonisti nel passato recente?
E difficile nominarne soltanto una, forse nel 2007 è stato fatto un qualcosa di veramente speciale con “QUEL TRENO SPECIALE PER PECHINO” (con il supporto dell’ANPIS associazione nazionale polisportive per integrazione sociale), un viaggio in treno Venezia-Pechino che ha visto protagonisti utenti con problemi psichiatrici e operatori del settore,tutti insieme in quella che si è rivelata un esperienza a dir poco unica! Per arrivare al 2014 col progetto”amici in palla”, dove è stato proposto un programma di atletica all’interno della casa circondariale di Orvieto.
Quali invece saranno i prossimi eventi a cui prenderete parte?
Presto faremo il nostro esordio nel campionato regionale ANPIS di pallavolo, sarà di sicuro un’esperienza entusiasmante e speriamo, ricca di soddisfazioni. Ad aprile daremo il via al “tiki taka”, non il calcio spettacolare dei giocatori del Barcellona ma un progetto , così chiamato, che coinvolgerà alcuni ragazzi “rifugiati politici” che attualmente risiedono nel comprensorio orvietano.
Di seguito, grazie alla collaborazione con la sezione CAI ORVIETO, il FIE(Federeazione Italiana Escursionisti) e l’ASDS E.MAJORANA, cercheremo di organizzare passeggiate escursionistiche sempre ben strutturate e adatte alle caratteristiche fisiche di ogni partecipante.
Per quella che è la figura che rappresenti, qual’e la soddisfazione che finora non sei riuscita a toglierti?
Il mio sogno sarebbe quello di riuscire a formare dei ragazzi per partecipare alle Special olimpycs, i giochi Olimpici Speciali per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità, difficile da realizzare ma non impossibile.
A livello organizzativo, quali aspetti sono da migliorare nella vita, a 360′, dell’ASD Tartaruga xyz?
Fondamentale è la collaborazione con le associazioni del territorio, lavorare in modo più coordinato e mostrare una maggiore unità d’intenti. Non bisogna dimenticare che il benessere dei ragazzi è la priorità assoluta e và, con qualsiasi mezzo, preservata.
La nostra squadra di calcio a 5 ,ad esempio, non dispone di un terreno dove potersi allenare settimanalmente e in modo gratuito, i nostri sforzi vanno verso questa direzione, cercare di fare un passo alla volta per mettere i nostri atleti nelle condizioni migliori possibili per praticare la propria disciplina sportiva in assoluta serenità.
E’ possibile partecipare volontariamente alle numerose attività da voi svolte in ambito sportivo?
Certo che si!!!! La partecipazione dei volontari è ben accetta, affiancata a quella dei circa 90 tesserati tra soci-atleti e soci ordinari, l’associazione accoglie tutti e considera l’attività di volontariato un valore aggiunto vero e proprio. Grazie all’impegno dei componenti dell’Associazione sportiva ACLI di Orvieto, ad esempio, alla nostra società è stato donato un defibrillatore portatile, fondamentale in casi di primo soccorso. Grazie di cuore a tutti loro!
Come di consueto, concludiamo l’intervista con l’augurio di Paola allo sport orvietano e non solo…
Il mio augurio e che non ci si stanchi mai dello sport, che si torni ad apprezzare i grandi benefici che ne derivano, la ricchezza interiore che genera all’interno di chi lo pratica. Sono convinta che LO SPORT SIA PER TUTTI, utile nel superare qualsiasi tipo di barriera!
Ringrazio Paola per la grande disponibilità e, sulla strada del ritorno, mi abbandono ad una semplice riflessione…
Vivere una passione e condividerla con gli altri può annullare qualsiasi differenza, attenuare il dolore più grande, moltiplicare la seppur minima gioia, insieme si vincono o si perdono le partite di pallone, insieme si affronta a testa alta la vita quotidiana.
L’ASD TARTARUGA XYZ ONLUS è l’emozione di sentirsi parte di un gruppo, l’orgoglio di farne parte, la volontà di vivere l’evento sportivo al massimo delle proprie potenzialità, con un occhio al terreno di gioco e l’altro, fisso, alla vita reale, diversa nell’unicità di ognuno di noi.