di Massimo Gnagnarini – Assessore al Bilancio Comune di Orvieto
L’opposizione fa il suo mestiere e così invoca a ogni piè sospinto la riduzione delle tasse. Stavolta lo ha fatto attraverso una mozione, bocciata dal Consiglio comunale, in ragione degli effetti mediatici del sisma che hanno prodotto, negli ultimi mesi, un significativo calo d’affari delle nostre aziende turistico ricettive.
Però l’Amministrazione comunale fa anche lei il suo mestiere e le tasse agli orvietani le ha già ridotte senza aspettare il terremoto.
La slide che segue indica la riduzione assoluta progressiva pari al 30% della tassa sui rifiuti che abbiamo realizzato sia a favore delle famiglie sia a favore delle attività produttive rispetto al 2013 ultimo esercizio in cui ha governato il centrodestra.
Rispetto alla ripartizione del carico soltanto il 32% grava sulle attività produttive e nell’ambito di esso il Comune già da due anni è intervenuto strutturalmente a favore di alberghi e altre strutture ricettive per correggere a ribasso i relativi coefficenti da applicare per il calcolo delle tariffe.
Nello stesso periodo il carico fiscale della TASI è crollato da 1,4 Mln di euro a meno di 70.000 euro. Per quanto riguarda l’ IMU , come è noto sono state esentate tutte le abitazioni prima casa e, su iniziativa di questa Amministrazione, già da due anni, tutte le abitazioni date in comodato d’uso ai figli e parenti di primo grado. Stessa sorte per l’ Imu sui capannoni agricoli e i cosiddetti imbullonati.
Inoltre, come ha opportunamente ricordato il Presidente del Consiglio comunale Angelo Pettinacci durante la discussione della mozione presentata dai gruppi di opposizione, l’ Imu la pagano i proprietari degli immobili che non sempre coincidono con le aziende che gestiscono le attività e pertanto le misure proposte, in alcuni casi, finirebbero con il favorire non i redditi da lavoro ma bensì quelli da rendita. In conclusione chi sta all’opposizione dell’amministrazione è libero di proporre ciò che vuole, ma chi deve governare ha il compito di fare quel che è stato fatto per ridurre le tasse, ma anche di non essere troppo superficiale e lasciarsi influenzare da coloro che facilmente vorrebbe apparire ancor più buoni e più sensibili.