ORVIETO – E’ decisamente una speranza “green” per i giovani disoccupati orvietani. Con il progetto Terrevive, infatti, sta prendendo pian piano corpo l’idea di ritornare ad assaporare il valore dei lavori di una volta, quello nei campi. Anche perché vista la crisi economica che sta investendo terribilmente anche l’Orvietano, l’agricoltura potrebbe rappresentare davvero l’unica speranza per i giovani in cerca di occupazione. E sono 630 gli ettari di terreni a vocazione agricola che l’Agenzia del Demanio metterà sul mercato nel corso del 2017, nell’ambito di Terrevive , iniziativa promossa insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali (Mipaaf) per incentivare i giovani imprenditori legati al settore primario.
Gli elenchi pubblicati nella sezione Terrevive, comprendono aree di proprietà dello Stato e del Corpo forestale, distribuite su tutto il territorio nazionale, che potranno essere messe in vendita (350 ettari) o in affitto (280 ettari). L’iniziativa, appunto, è nata per riportare a nuova vita i terreni a vocazione agricola e trasformarli in un’occasione di lavoro soprattutto per le nuove generazioni perché le aree sono messe a bando a prezzi calmierati e la normativa dedicata permette agli under 40 di avere un diritto di prelazione.
Dal 2014 ad oggi l’Agenzia ha individuato circa 1.500 terreni adatti a essere utilizzati per l’agricoltura o l’allevamento e ne ha già messi a bando quasi il 50% per un valore di 3 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Orvietano è di 648.930 metri quadrati la superficie di terreno di proprietà dello Stato messo in vendita o dato in affitto. Tutti concentrati all’interno della Selva di Meana, nel Comune di Allerona. Mentre in assoluto è nel territorio comunale di Norcia, in provincia di Perugia, che si trova concentrato il numero maggiore di aree destinate ad essere dismesse e poi riutilizzate per l’attività agricola.
In Umbria, comunque, la scelta è abbondante dal momento che il territorio può contare sulla presenza di terreni seminativi o a pascolo. E ancora: boschi cedui, oliveti, ma anche, in un caso, un piccolo fondo con tanto di fabbricato rurale già esistente. La speranza tra i giovani agricoltori è tanta cosi come la necessità di un ricambio generazionale nel campo agricolo. Le associazioni di settore hanno accolto con favore il decreto vedendone un segno tangibile per favorire la modernizzazione dell’agricoltura italiana. Ma non è tutto oro quel che luccica. A storcere il naso, sin dall’inizio della pubblicazione del decreto in Gazzetta, sono state le associazioni ambientaliste. «I terreni di valore superiore ai 100 mila euro saranno venduti con asta pubblica (limitando ogni possibilità di accesso ai giovani imprenditori che spesso non hanno capitali) – hanno detto – e il rischio speculazione è dietro l’angolo dato che il vincolo per non passare dalle coltivazioni alle palazzine è di soli vent’anni».
LISTA TERRENI AGRICOLI CORPO FORESTALE VENDITA E LOCAZIONE – ALLERONA
TERRENI AGRICOLI DELLO STATO – LOCAZIONE
TERRENI AGRICOLI DELLO STATO – VENDITA