di Dante Freddi
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Roberto Conticelli, ha rivolto ai colleghi, attraverso Facebook, un appello al rispetto del “senso della verità” e delle “persone”.
Conticelli ha preso spunto dal monito lanciato dall’arcivescovo Bassetti in occasione della festa del patrono dei giornalisti san Francesco di Sales. « L’eccessiva diffusione on-line di notizie false, le cosiddette fake news,-ricorda il presidente Conticelli– non può non imporre a noi giornalisti una seria riflessione. Infatti anche in Umbria, dove il livello complessivo della categoria è qualitativamente elevato, non siamo immuni da eccessi, spettacolarizzazioni e sfrenate rincorse allo scoop che sovente sconfinano, purtroppo, nel “falso” o comunque nel “non verificato“».
Le fonti di informazione a cui si riferiscono i giornalisti sono ormai sempre più spesso stimolate dai social e dai comunicati. Da lì nascono notizie poi rigirate ai lettori dei giornali, spesso senza verifica, senza elaborazione, senza contestualizzazione.
I giornali web svolgono in alcuni casi la funzione di bacheca e le dichiarazioni di politici o associazioni o enti sono rigirate al lettore così come vengono, spesso insieme a informazioni false, o distorte, o non verificate, che assumono così la certificazione e il valore di informazioni giornalistiche.
In alcune occasioni comunicati e post, quando esprimono proposte di chi li spedisce, senza informazioni da verificare o giudizi da sottoporre al vaglio della liceità, hanno soltanto necessità di essere “cucinate”, se da proporre su carta stampata, che ha spazi limitati, o di una semplice presentazione se appaiono sui giornali web, che non hanno problemi di spazio.
Ho ricevuto, lavorato, cucinato, pubblicato migliaia di comunicati, che stanno aumentando in quantità esponenziale alla crescita degli utenti del web, e devo rilevare che noi giornalisti abbiamo coltivato, soprattutto nei politici, un vizio difficile da estirpare: quello di pretendere che i loro comunicati siano proposti senza commenti da parte del giornalista web e sempre integralmente, anche quando sono farneticanti o puramente propagandistici o lanciano affermazioni che possono comportare implicazioni legali.
I giornalisti della carta stampata se la cavano avendo necessità di sintetizzare e ricostruire.
Da quelli del web si pretende invece asetticità, come se in anni di lavoro non avessimo acquisto conoscenze dei maggiori problemi della comunità di riferimento e non avessimo il diritto di raccontare tenendo conto che pensiamo e che i nostri giornali non sono “bacheche” su cui appiccicare proclami.
Carissimo presidente, sarebbe sufficiente che, ripescando “il senso della verità”, a cui ci richiami, non facessimo passare informazioni senza “metterci bocca e testa”, come spesso è necessario ma non accade, e questa festa 2017 del nostro patrono potrebbe aiutarci a riflettere e rendere migliorare l’informazione nella nostra regione.
Vogliamo organizzare un corso di formazione su questo specifico problema?
Segue il post di Roberto Conticelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria.
Perugia, 31.1.2017
Cari colleghi.
il recente, puntuale monito dell’Arcivescovo di Perugia Cardinale Gualtiero Bassetti in occasione della celebrazione del nostro patrono San Francesco di Sales, riferito all’eccessiva diffusione on-line di notizie false, le cosiddette fake news, non può non imporre a noi giornalisti una seria riflessione. Infatti anche in Umbria, dove il livello complessivo della categoria è qualitativamente elevato, non siamo immuni da eccessi, spettacolarizzazioni e sfrenate rincorse allo scoop che sovente sconfinano, purtroppo, nel “falso” o comunque nel “non verificato”. E ciò avviene non solo nel magma spesso incontrollabile della “rete”, per la quale comunque stiamo avviando monitoraggi specifici, ma anche in tutte le altre forme giornalistiche presenti, dalla carta stampata all’emittenza televisiva e radiofonica. In un momento nel quale il nostro mestiere è attaccato da più parti, tra editori che si defilano e politici che si occupano di noi soltanto per inasprire le pene civili e penali relative all’attività giornalistica, in una fase di crisi così stringente nella quale siamo costretti ogni giorno a gestire, non sempre riuscendoci ma non certo per nostro disimpegno, le sacrosante problematiche di quanti si trovano improvvisamente senza scrivania e senza stipendio, siamo chiamati a mantenere dritta la barra del nostro mestiere appoggiandoci a pochi, elementari concetti, gli stessi di sempre: la serietà professionale da un lato e, dall’altro, il rigoroso rispetto delle regole deontologiche del giornalismo che ormai da anni siamo impegnati a divulgare anche attraverso i Corsi di formazione. Per onorare l’impegno moralmente preso con il Cardinale Bassetti, che ringrazio di cuore per la sapiente attenzione anche spirituale che da sempre ci riserva, vi chiedo dunque _ rivolgendo tale proposito innanzitutto a me stesso _ di agire ogni volta con scrupolo, senso della verità e totale rispetto dei fatti e delle persone coinvolte nelle vicende che raccontiamo. Soltanto così, grazie a noi, il giornalismo umbro potrà avere, aldilà delle difficoltà che incontriamo ogni giorno sulla nostra strada, un futuro fatto di serietà, a tutela della nostra dignità professionale e dei nostri fruitori: lettori, spettatori, ascoltatori o navigatori on-line che siano.
Grazie e un saluto a tutti
Il presidente
Roberto Conticelli