ORVIETO – Tanti gli operatori turistici raccolti nella sala consiliare del Comune di Orvieto per partecipare al convegno “Turismo orvietano: attualità e prospettive”. Il Tavolo del Turismo, ha affermato l’assessore al Turismo Andrea Vincenti, dopo i saluti di apertura del sindaco Germani, “dovrà divenire strumento permanente di concertazione pubblico-privata e si riunirà a cadenza periodica prefissata, con l’obiettivo di impostare la strategia di valorizzazione del comparto turistico del Comune di Orvieto, con l’ausilio dell’Università di Perugia”.
Ha aperto la presentazione della giornata il professor Mauro Pagliacci, responsabile del Corso di laurea in Economia del Turismo di Assisi e delegato per il turismo del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia, che ha coordinato il gruppo di studio.
Il dott. Fabio Forlani ha presentato i risultati della ricerca svolta dall’Università di Perugia ed i dati raccolti dai ricercatori.
Lo studio ha rilevato i dati pubblici del turismo orvietano e li ha confrontati con città simili, in particolare del senese, per verificare le differenze di risultato. Il nostro territorio risulta avere potenzialità straordinarie, per cui l’impegno maggiore dei ricercatori sembra essere quello di fotografare con migliore definizione possibile il presente per tentare di capire perché raggiungiamo complessivamente una scarsa sufficienza, posti a confronto con realtà turistiche dotate di minore attrattività.
Poche presenze nelle strutture ricettive e tanti turisti, con attrazioni di grande prestigio, come Duomo e Pozzo di San Patrizio. Questi dati che ci permettono di constatare che Orvieto è una città che piace, particolarmente ai turisti stranieri, ma non si esprime al meglio.
Lo studio presentato è un primo passo, è una base per iniziare a ragionare disponendo di dati e valutazioni offerti da un gruppo di studio terzo, che può aiutare amministratori del territorio e operatori a riflessioni su basi scientifiche e quindi a successive azioni commerciali e di marketing. Una fatto è accertato: Orvieto e il suo territorio possono ottenere risultati turistici buoni e una crescita veloce, perché il territorio parte da condizioni ottimali, geografiche, ambientali, storiche e culturali.
Obiettivo da raggiungere in due anni, possibile con le nostre qualità, è secondo Forlani aumentare le presenze nelle strutture ricettive del 10%, termine utilizzato per definire un generale aumento di tutte le tipologie di turista, a cui la città, anche con la sua vastissima rete di ristorazione, può offrire un’offerta già ampiamente strutturata. Insomma, ci sarà da fare, ma sapere che si può è già molto. Come farlo sarà il risultato dei continui approfondimenti e confronti tra tutti gli attori, di cui l’assessore Vincenti si è fatto carico.
Lo studio del dottor Forlani sarà diffuso dal Comune di Orvieto nei prossimi giorni e ci cureremo di pubblicarlo e renderlo facilmente disponibile agli interessati.