ORVIETO – Come annunciato in occasione del consiglio comunale aperto sul tema, il Comune di Orvieto ha presentato ricorso al Tar contro la determina dirigenziale della Regione Umbria che autorizza la costruzione di un impianto di compostaggio a Le Crete.
Un impianto compreso tra quelli che hanno una capacità superiore alle dieci tonnellate al giorno, ampio 2400 metri quadrati per nove metri di altezza. Il timore secondo gli ambientalisti è che questo nuovo progetto, se effettivamente concretizzato, potrebbe portare a Le Crete nuove tonnellate di rifiuti da tutta la Regione, una nuova grossa ferita su quel promontorio che riempie la visuale dalla Rupe.
“Gli uffici del Comune hanno dato la compatibilità urbanistica per l’impianto che sorgerà su un’area che ha la compatibilità ambientale da circa 20 anni perché è una zona industriale a tutti gli effetti. La nostra posizione però è chiara: siamo contro gli ampliamenti. La Regione ha deciso di non accettare la procedura di Via e su questo, una volta studiate le carte, entro sessanta giorni, faremo ricorso”.
Questo annunciò il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani in occasione del consiglio comunale aperto sui rifiuti del 6 febbraio. Una dichiarazione che ha trovato concretezza nella delibera di Giunta del 7 febbraio scorso con la quale viene affidato all’avvocato Valentina Stefutti del Foro di Roma l’incarico di presentare ricorso al Tar.
L’opposizione comunale nasce dal fatto che la Regione dell’Umbria ha deciso di autorizzare l’impianto non prevedendo “alcun pericolo per l’ambiente” ritenendo dunque non necessaria la Via (valutazione impatto ambientale) ma, allo stesso tempo, fornisce “una serie molto corposa di prescrizioni” a cui dovrebbe attenersi Acea. Tra queste, c’è l’obbligo di utilizzare delle adeguate coperture per evitare il trasporto delle polveri con il vento, evitare la contaminazione delle acque e numerose altre. È stata inoltre chiesta all’azienda anche un relazione geologica che illustri le condizioni del sottosuolo per rassicurare sui rischi idrogeologia.
“Preso atto – si legge nella delibera comunale – che secondo le disposizioni assunte dalla Regione Umbria, non ritenendosi assoggettabile alla procedure di V.I.A., l’iter che la società richiedente dovrà seguire per la realizzazione del nuovo fabbricato per la maturazione e lo stoccaggio del compost di qualità in Loc. Pian del Vantaggio sarà la presentazione di una istanza di modifica dell’A.I.A già. rilasciata con precedente provvedimento autorizzativo della Provincia di Terni n° 20 del 11/08/2011 per il progetto di “ Revamping dell’impianto di trattamento rifiuti e l’ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi limitatamente alla Fase1 ovvero alla sopraelevazione dell’impianto in esercizio, secondo calanco”, il Comune di Orvieto ha deciso di opporsi alla determina della Regione e quindi, di ricorrere al Tar.