ORVIETO – Conoscono bene le criticità della zona, ne hanno proposto soluzioni, hanno interloquito con l’amministrazione cercando di porre le basi per un rilancio ma, ad oggi, ancora non si parla né di tempi né di progetti. Quella del Comitato centro commerciale naturale di Orvieto scalo non vuole essere una critica tout court quanto piuttosto un’occasione per “rilanciare le tematiche relative a questa zona, fornendo un punto di vista critico, più realistico e costruttivo”.
L’area è quella di via Monte Nibbio, parte di via Angelo Costanzi, il Borgo e piazza del Commercio.
Una zona che, sebbene abbia alcune problematicità innegabili, “ha grandi potenzialità, costituisce da sempre, il nodo e il vero accesso alla città di Orvieto, sia a livello logistico che di presenze nel centro abitato”, ha puntualizzato la presidente Ilaria Moscatelli. Dopo tutto qui convivono un centinaio di famiglie, 40 tra uffici e negozi tra cui l’Agenzia delle Entrate, gli ambulatori Usl, quelli della Cgil, studi associati di medici, commercialisti, confederazioni e banche. Oltre a moltissime altre attività commerciali.
“Tutti questi elementi hanno fatto si che ad oggi, anno 2017 – spiega la presidente – nonostante il periodo di crisi economica- sociale che ha interessato tutta l’Italia, e i mutamenti di assetto commerciale dell’area, si possa ancora definire viva questa parte di Orvieto scalo”.
Forte di questa realtà “toccabile con mano”, a questo punto, il Comitato (che dalla sua conta trenta associati tra privati e titolari di attività) non è più disposto a perdere tempo in chiacchiere esigendo, da parte dell’amministrazione comunale, una presa in carico seria e motivata della questione. La domanda è secca: “quale posto ha, questo triangolo di vie ad Orvieto scalo, nell’agenda delle priorità e degli interventi?” “In un momento in cui si parla di sviluppo e crescita con l’uscita dal predissesto del nostro Comune, viene spontaneo chiederci – rimarca ancora il Comitato – quali criteri e principi siano stati applicati per assegnare investimenti destinati a via Angelo Costanzi in prossimità di Porta D’Orvieto e quali siano allo stesso tempo utilizzati per non investire ad oggi con progettualità, in quello che è il reale ingresso alla città, inteso come centro abitato e parte viva e vissuta di Orvieto rispetto alla mera uscita da un casello autostradale”.
Le criticità ci sono, e chi vive la zona per motivi di lavoro o perché ha casa, lo sa bene. Tanto che, nel tentativo di aiutare l’amministrazione a trovare soluzioni, il Comitato in tempi non sospetti ha fornito al Comune un documento dettagliato con alcuni nodi da sciogliere. Questi: rendere fruibile il parcheggio de “Il Borgo” con una gestione ordinaria consona, cartellonistica sia per le automobili che per il passaggio pedonale interno, oltre alla messa a punto di un sistema di ingresso e sorveglianza, interventi di manutenzione ordinaria nelle aree verdi e non della zona, sistema di illuminazione e arredo urbano adeguato per tutta l’area, oltre all’intervento sicuramente più strutturale e impegnativo dato dal rifacimento della pavimentazione della piazza Monte Rosa all’interno del Borgo.
E poi ancora, per quanto riguarda piazza del Commercio, chi ha la propria attività commerciale lì, chiede a gran voce un’illuminazione più consona, un sistema di parcheggi meno selvaggio e maggiore vigilanza dal momento che, pochi giorni fa, in pieno giorno, dei malviventi sono entrati nell’edicola Papini.
“Questi interventi presenterebbero sicuramente più vivibile la zona, oltre a renderla più appetibile a nuovi investitori e motori di ulteriore economia, ma è a questo punto necessario capire se c’è una reale volontà politica di agire in questa direzione con un progetto vero di riqualificazione dell’area” , si chiedono dal Comitato.
“A conferma del carattere finora propositivo di questo Comitato e non certamente di “barricata” – tiene a precisare ancora la presidente – siamo stati finora spettatori, come tutti gli altri, di quanto mai curiosi movimenti, senza invece assistere a interventi concreti per promuoverla. È quindi giunto il momento di capire se e quando saranno previsti. A tal fine, il Comitato è in contatto e in collaborazione con le altre associazioni della zona al fine di promuovere in MANIERA FATTIVA , la vivibilità , il fermento e la bellezza della vita di quest’area”. (Sa.Simo)