Per effetto dell’intervento del Consiglio di Stato (allegato), che eccepiva sulla fondatezza della formulazione fatta dalla Banca d’Italia sul diritto di recesso, e per intervento del Tribunale di Bari, che evidenziava per gli azionisti l’indeterminatezza della situazione, la Banca Popolare di Bari e la Banca Popolare di Sondrio non hanno potuto effettuare la trasformazione in SpA nei termini stabiliti, entro quindi il termine massimo del 27 dicembre.
I risparmiatori orvietani hanno inviato la diffida alla Banca d’Italia, perché comunque non è stato accolto dagli istituti quanto previsto dalla legge, come si legge nel comunicato allegato. (Dante Freddi)
Comunicato dell’associazione Praesidium.
“Alcuni aderenti all’associazione Praesidium, liberamente costituitasi per tutelare i risparmiatori a cui la Cassa di Risparmio di Orvieto aveva venduto azioni e obbligazioni subordinate della Banca popolare di Bari, hanno deciso di diffidare la Banca d’Italia affinché metta in liquidazione coatta amministrativa (procedura fallimentare) l’istituto pugliese.
Tale richiesta, istruita dal dott. commercialista Stefano Moretti e dall’avvocato Florido Fratini, si è resa opportuna a causa della confusione amministrativa generata dalla Banca nella sua trasformazione da popolare a S.p.A. Come noto la legge imponeva il termine perentorio del 27 dicembre per effettuare la trasformazione, pena la messa in liquidazione.
La Banca, in evidente difficoltà a confrontarsi con il mercato, anche causa della recente sentenza del Consiglio di Stato, posizionava l’assemblea l’ultimo giorno utile, assemblea sospesa poi dal tribunale di Bari per le forzature sul modo di affrontare il diritto di recesso e nell’attribuire il valore all’azione, lasciando gli azionisti in una condizione di assoluta incertezza. La richiesta alla Banca d’Italia punta ad evitare che si possano determinare delle ulteriori perdite di valore dell’Istituto e a tutelare la CRO e i suoi dipendenti, che vivono anche loro una situazione di insicurezza e disagio”.
Diffida inviata alla Banca d’Italia
Ordinanza del Consiglio di Stato a tutela degli azionisti:ordinanza_consiglio_di_stato_02_dicembre_2016_0