Riceviamo e pubblichiamo da parte dell’associazione Praesidium una nota in risposta all’ultimo comunicato della Cro:
Di seguito il testo:
mai abbiamo parlato del bilancio della Banca del 2016 in quanto a noi non noto e non ci risultano essere state pubblicate dalla stessa informazioni sulle trimestrali e semestrali a cui peraltro l’istituto non è tenuto. Gli unici dati disponibili sono quelli pubblicati nel bilancio del 2015 che, come noto si è chiuso in passivo per 8 M di € e la sua capogruppo ha svalutato la partecipazione da 165 a 85 M di € circa.
È vero che la banca ha venduto azioni della sua capogruppo, che, oltre essere svalutate, si sono rivelate illiquide, cioè non monetizzabili, intaccando così la fiducia di molti suoi clienti. Non ha mai programmato e tenuto gli incontri, più volte richiesti, per indicare quali prospettive e strategie sarebbero state adottate per far fronte alla situazione determinatasi. Questa situazione ha determinato disagio e insicurezza nei dipendenti della banca nel momento in cui venivano chieste spiegazioni e previsioni sugli andamenti futuri.
Riguardo alla trasformazione da Popolare a S.p.A. della sua capogruppo rimandiamo ai numerosi articoli usciti sulla stampa specializzata ai quali nulla abbiamo da aggiungere.
Noi riteniamo non appropriata la reazione e siamo personalmente convinti che la fiducia si alimenti affrontando i problemi con trasparenza e non con pressioni a mezzo stampa, pressioni che se si trasformassero in azioni troverebbero l’associazione pronta a tutelarsi nelle sedi opportune.