da Partito democratico di Orvieto
Scongiurare la chiusura del Carcere di Orvieto. E’ questa la priorità che le istituzioni e la politica locale, provinciale, regionale e nazionale devono condividere e sostenere per evitare che Orvieto venga ancora una volta privata di una struttura pubblica come in questi anni è avvenuto per le Caserme e il Tribunale.
Le decisioni intraprese dalla Direzione dell’Istituto a Custodia Attenuata di Orvieto, che ha ritenuto di dover chiedere al Provveditorato Regionale di riconvertire il carcere a Casa di Reclusione a media sicurezza, rappresentano un elemento di preoccupazione per il futuro della struttura che va scongiurato sostenendo l’azione intrapresa in questi giorni dal Sappe.
Come già avvenuto negli ultimi mesi tramite i rappresentanti regionali e nazionali del Partito democratico abbiamo richiesto chiarimenti al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Ministero della Giustizia, sia sulla scelta di abbandono del percorso dell’Istituto di Custodia Attenuata, sia sulle difficoltà inerenti all’impegno dei Maestri d’Arte e sulle eventuali conseguenze che il ritorno ad un regime carcerario diverso dall’Ica possano comportare per la struttura di Orvieto.
Le richieste dei Parlamentari del Pd, soprattutto dell’Onorevole Walter Verini Capogruppo Pd della Commissione Giustizia della Camera, sono state recepite e divenute oggetto di una verifica più approfondita utile a dissipare le ombre che, purtroppo, si intravedono sul futuro del Carcere di Via Roma.In questo contesto appaiono decisamente contraddittorie e preoccupanti le scelte intraprese dalla Direzione dell’Istituto. Come Partito democratico riteniamo che il Carcere di Orvieto debba essere salvaguardato nella complessiva funzione di Istituto per la Custodia Attenuata e, oltretutto, venga ristabilita quella presenza costante della direzione dell’istituto segno di rappresentanza, funzionalità e sicurezza della struttura.