di Valeria Cioccolo
La rubrica dedicata al sociale di Orvietosì, ha dato l’occasione a Rete Famiglia di parlare di problemi che ci si trova ad affrontare nel quotidiano. Ma che cos’è Rete Famiglia? Rete Famiglia è un progetto nato con l’obiettivo di aiutare, attraverso soluzioni pratiche, chi è in difficoltà. Come? Ne parliamo con una coordinatrice, Suor Maria Luisa Gatto.
Puoi spiegarci come funziona Rete Famiglia?
Rete Famiglia è un progetto diocesano che obbedisce a una struttura molto semplice. Vi sono dei volontari per la prima accoglienza, persone veramente entusiaste del loro servizio; un coordinamento (due coppie ed io) e una vasta rete di professionisti che hanno accolto positivamente l’idea di mettere a disposizione la loro professionalità per chi è ne ha bisogno. Funziona da ottobre a giugno, escluse festività civili e religiose.
Facciamo qualche esempio di problemi che possono essere affrontati?
Certamente. Li abbiano suddivisi in cinque grandi aree:
– Relazionale e Educativo (rapporto coppia – genitori figli – scuola …)
– Economico (povertà – usura – banche ….)
– Legale – giuridico (adozioni – bullismo – questioni minori….)
– Spirituale, Etico e Morale (accompagnamento spirituale – verifica della validità canonica del matrimonio – consulenze in situazioni di decisioni delicate ….)
– Medico (pediatria – dipendenze – psicologo …. )
Ammettiamo che io decida di rivolgermi a Rete Famiglia, che devo fare?
Anzitutto vorrei rivolgere una parola di incoraggiamento alle famiglie. Avere dei problemi o passare per momenti difficili succede a tutti. Non c’e nulla per cui vergognarsi o sentirsi colpevoli. Succede e basta. Rivolgersi a qualcuno per parlarne è segno di affetto verso noi stessi e i nostri cari, significa volontà di trovare una strada, un conforto per continuare il cammino con più serenità. Ci sono situazioni molto complicate, a volte di difficile soluzione è vero, ma isolarsi non aiuta.
Se uno decide di rivolgersi a Rete Famiglia basta scegliere una di queste modalità:
1. telefonare al n. 0763/395010 negli orari di apertura al pubblico: ogni martedì e l’ultimo sabato del mese dalle 9.00 alle 11.30; il giovedì dalle 16.00 alle 18.00;
2. recarsi nella sede in via Soliana 1/A – Orvieto – nei suddetti giorni di apertura;
3. Inviare una mail a retefamigliaoriveto@gmail.com (solo i coordinatori possono aprirla)
Chi si reca nella sede di Rete Famiglia chi incontra?
Vorrei, anzitutto, precisare che, pur operando al piano terra del Vescovado, l’entrata è situata sulla via Soliana perché più riservata che entrare dalla Piazza del Duomo. Nella sede si turnano dei volontari, e quasi sempre anche la sottoscritta. Sono queste persone che accolgono chi vi si reca. I volontari, sono persone scelte che hanno offerto la loro disponibilità, tutte sposate quindi con esperienza di famiglia. La maggioranza di loro è già coinvolta in ambiti sociali e abituati a relazionarsi con le persone. Il coordinamento ha offerto loro degli incontri di formazione (e altri se ne faranno) nei mesi precedenti all’apertura.
Una volta effettuato il primo contatto, qual è il percorso che si avvia?
Il volontario, dopo aver ascoltato e chiarito con la persona interessata il reale problema che l’ha portata a Rete Famiglia, dipendendo dall’ambito della difficoltà, offre egli stesso un cammino. Caso contrario la mette in contatto con un coordinatore, ognuno dei quali è responsabile di aree specifiche, e glielo affida. Per circostanze particolari che richiedono consulenze ad hoc, vi sono dei professionisti disponibili per sostenere il percorso necessario. Siamo anche in contatto con dei Centri verso i quali indirizziamo i casi, spesso le persone non sanno della loro esistenza. Facciamo un esempio: in caso di usura indirizziamo la famiglia, o chi per lei, al Centro regionale. Naturalmente proponiamo l’avviamento di possibili soluzioni coinvolgendo direttamente la famiglia interessata, non vogliamo sostituirsi a nessuno ma rendere protagonista l’interessato. Questo per questione di dignità e di rispetto verso la persona.
È un’assistenza gratuita?
Sì, il lavoro di Rete Famiglia è gratuito, salvo che gli interessati non richiedano solo un primo approccio per chiarire a se stessi la situazione e poi cerchino per conto proprio consulenze al di fuori della Rete, scelta assolutamente libera.
Se non riesco ad andare di persona ci sono altre forme di contatto?
Ho accennato al telefono, all’indirizzo e-mail, ma in caso di difficoltà ad accedere a queste possibilità o di recarsi di persona, i coordinatori sono disponibili, in particolare la sottoscritta.
Posso rivolgermi al punto di ascolto anche solo se ho un periodo di difficoltà personale?
Certamente. Spesso un incontro personale, un dialogo amico, possono aiutare più di qualsiasi altra cosa. A volte il solo esternare a voce alta la difficoltà può illuminare la stessa persona a trovare soluzioni e comunque sapere che c’è qualcuno o qualcuna cui sto a cuore e mi offre il suo tempo, infonde coraggio e speranza. Dico anche che ci siamo impegnati ad affidare al Signore tutte le situazioni delle famiglie perché senza di Lui nulla possiamo.