di Mario Tiberi
A differenza di tutte le altre Domeniche dell’Anno, per questa del 4 dicembre 2016 non redigerò un circostanziato “Editoriale della Settimana”. Il motivo? Molto semplice. Domenica 4 dicembre si andrà a votare per il Referendum Costituzionale e, cioè, ci si troverà di fronte ad un bivio storico e cruciale: o confermare una Repubblica democratica e fondamentalmente libertaria oppure, disgraziatamente, avventurarsi alla volta di una “repubblichina” autoritaria e tendenzialmente liberticida (non ho usato a caso il temine “repubblichina”).
Un antico detto messicano, che fu uno dei motti della rivoluzione dei sombreri e della quale seppe farsi ispiratore Emiliano Zapata, così recita: “I vigliacchi muoiono mille volte e sempre con infamia; i coraggiosi muoiono una sola volta e sempre con dignità”. Ma il tempo del non esserci più è ancora lontano e noi vogliamo vivere con coraggio e dignità. Il coraggio e la dignità di respingere il tentativo di chi vorrebbe privarci di un bene altamente prezioso: la nostra Costituzione, la più bella del mondo.
Le coscienze civili e democratiche delle italiane e degli italiani non potranno e non dovranno sottrarsi a codesto imperativo categorico: IO VOTO NO.