La rubrica “Orvieto per il sociale” curata dalla nostra collaboratrice Valeria Cioccolo in collaborazione con Rete Famiglia affrontail tema dell’informazione al tempo di internet. Ricordiamo ai nostri lettori che l’articolo, dopo la giornata di oggi, verrà pubblicato nello spazio del giornale dedicato alla rubrica “Orvieto per il sociale” .
di Valeria Cioccolo – @VCioccolo
L’articolo prende spunto dal seminario “Umanizzare la Rete” organizzato da Nova Civitas il 20 dicembre scorso, tenuto dal CEO di Vetrya, Luca Tomassini.
Era il 2008 quando il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, rispondeva così alla domanda della giornalista Concita de Gregorio su quale fosse stata la più importante invenzione del 900. “E me lo chiede? Internet”.
Sono passati quasi 10 anni da allora e quelle parole le stiamo vivendo. Internet sta cambiando il nostro modo di pensare, di comunicare, di informarci, Internet sta cambiando il nostro vivere quotidiano. Togliamoci dalla testa le solite domande, se vi state dividendo tra Apocalittici e Integrati, cioè tra chi sostiene e chi demonizza la Rete, bisogna convincersi che Internet di per sè non è né buona nè cattiva.
Internet è come un nuovo mondo che stiamo scoprendo giorno dopo giorno e che, se sfruttato e conosciuto al meglio, può essere fattore di benessere e progresso.
Abbiamo il privilegio di vivere una grande rivoluzione storica, culturale, economica, siamo come uomini primitivi che costruiscono gli strumenti per vivere in questa nuova società. Siamo anche in un momento in cui più generazioni si avvicinano diversamente a questa risorsa, dividendosi tra chi ha conosciuto il mondo prima di Internet e i cosiddetti nativi digitali, che non riescono a concepire una realtà senza connessione. Ad oggi ci sono 3,4 Miliardi(!) di persone connesse, 2,3 miliardi che utilizzano i social, 2,7 che utilizzano lo smartphone e i numeri sono in crescita.
Le possibilità che ci dà tutto questo sono incredibili. Ci sono elettrodomestici che colloquiano con noi attraverso il cellulare, che ci ricordano di acquistare il latte o attaccare la lavatrice, droni che ci consegnano la spesa ordinata tramite un pulsante (Dashboard tecnicamente) collegato al supermercato di fiducia, macchine che prenoteranno in anticipo il parcheggio per noi o che sapranno dirci l’ora migliore per metterci in viaggio.
Certo, come ogni ambiente non tutto è favorevole e positivo. C’è un lato oscuro della Rete perché non dimentichiamo che Internet è pur fatta da persone. Chi sta ‘dietro le quinte’ può perseguire finalità di arricchimento o di potere e non sempre. Pensiamo alla vicenda delle elezioni americane di cui si è recentemente denunciata la misura in cui le ‘false notizie’ dei social abbiano influenzato gli elettori.
C’è il problema della privacy, della reputazione digitale e di un terreno per molti versi ancora sconosciuto in cui non è facile e forse non opportuno dare delle regole. Ma se oggi la piazza dove ci si incontrava e il ‘muretto’ per l’appuntamento con gli amici è diventato virtuale, allora spetta sempre di più all’Uomo portare nella Rete i valori etici di rispetto e dignità. Come? Conoscendo, ascoltando e dando l’esempio alle nuove generazioni per costruire una vera cittadinanza. Perché se è vero che forse in un futuro non lontano anche i computer riusciranno a pensare e prendere decisioni, incrociando i dati che noi stessi forniamo con il suo uso, nulla potrà mai sostituire la capacità di scegliere responsabilmente per il bene dell’altro e non necessariamente nel modo più razionale.
Le parole usate da Papa Francesco in occasione della 50a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali sono emblematiche: ‘Non è la tecnologia che determina se la comunicazione è autentica o meno, ma il cuore dell’uomo e la sua capacità di usare bene i mezzi a sua disposizione.’ L’uso mediale riguarda anche la famiglia e la tipologia dei rapporti che si creano.
Rete Famiglia, progetto per la Famiglia: contatto e-mail: retefamigliaorvieto@gmail.com; oppure ci si può recare personalmente alla Sede che si trova a Orvieto in via Soliana 1/A, il martedì mattina dalle 9.00 alle 11.30 e nel medesimo orario il I sabato del mese; il giovedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00; si può telefonare al n. 0763/395010 negli orari di apertura. Rimane chiuso nei giorni di festa civile e religiosa.