Sevizie a sfondo sessuale, oltre a vessazioni fisiche e psicologiche: è quanto sarebbe stato costretto a subire un bambino di sei anni da parte della madre e del compagno della donna, di 25 e 30 anni originari dell’est europeo, arrestati dalla squadra mobile di Terni. A loro carico è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Gli investigatori non escludono che i due volessero anche avviare il bambino alla prostituzione minorile. Violenza sessuale e maltrattamenti le accuse contestate ai due, per l’uomo aggravate da percosse e vessazioni, nell’ambito di un’indagine condotta dalla squadra mobile di Terni.
In base a quanto accertato dagli investigatori il bambino, giunto a settembre in Italia, non frequentava la scuola e veniva di fatto segregato in un appartamento della periferia della città, dove la madre si prostituiva. Dall’indagine è tra l’altro emerso che la coppia avrebbe costretto il piccolo ad assistere anche ai rapporti tra la donna e i suoi clienti.
Sarebbe stato anche picchiato e mortificato attraverso nomignoli femminili che gli erano stati dati dai due stranieri – secondo gli agenti – per annullare la sua personalità. Non avendo altri parenti in Italia, il piccolo è stato al momento collocato in una struttura per minori. La polizia ha sottolineato che l’arresto della madre e del suo compagno ha consentito di mettere fine alla “spirale di violenza e vessazioni fisiche e psicologiche”.
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