Dovrà comparire davanti al gup di Terni la maestra quarantottenne orvietana che, ad aprile scorso, dopo alcune denunce dei genitori, è stata incastrata dalle telecamere della polizia mentre maltrattava i bambini di una scuola per l’infanzia dell’Orvietano. E’ fissata per questa mattina infatti l’udienza preliminare che vedrà la donna salire sul banco degli imputati accusata di aver avuto”comportamenti oltre modo aggressivi e lesivi della personalità dei minori” e per questo interdetta dall’esercizio della professione per nove mesi.
“Oggi ti appiccico al muro! Ti metto in castigo tutto il giorno! Oggi tu da qui non ti muovi, rimani fermo fino a quando lo dico io!” Sono solo alcune delle frasi ingiuriose e cattive pronunciate ai bambini e immortalate dalle telecamere.
Maltrattamenti sia verbali che fisici. Si sono registrati anche episodi in cui la donna con una cartellina di cartone picchiettava la testa di uno dei piccoli alunni. E poi ancora. Punizioni gratuite, schiaffi, buffetti in testa e rimproveri senza motivo che, per bambini così piccoli, significava stare diverse ore a piangere e lamentarsi.
A far scattare le indagini, partite a dicembre dello scorso anno, sono state le segnalazioni di alcuni genitori preoccupati da una serie di episodi e da alcuni commenti dei figli. Anche perché le vessazioni, sempre più frequenti, messe in pratica dalla maestra, hanno interessato alunni di età compresa tra i tre e i sei anni. A portare avanti le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Elisabetta Massini, sono stati gli uomini del commissariato di Orvieto. Considerata la delicatezza degli esposti, il sostituto Massini ha deciso di disporre intercettazioni video ambientali. Le microcamere, a febbraio scorso, sono state quindi installate all’interno della scuola materna, consegnando agli investigatori gli abusi compiuti dalla quarantasettenne, che avrebbe abusato ripetutamente dei mezzi di correzione e disciplina.
Residenti “sequestrati” a causa di lavori alla rete elettrica che nessuno ha segnalato
ORVIETO- Residenti "sequestrati" nella zona dove vivono a causa di lavori alla rete elettrica che nessuno si è preso...