ORVIETOSì
martedì, 23 Dicembre 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Cultura

“14 giugno 1944 un giorno da ricordare .. Orvieto città Aperta”

Redazione by Redazione
16 Novembre 2016
in Cultura, Territorio, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

orvietocittaaperta-home

ORVIETO –Arriverà oggi ad Orvieto il sindaco della città di Meissen (Germania) Ralf Raschke per la presentazione della manifestazione Orvieto Città Aperta 14 giugno. Un giorno da ricordare che si svolgerà il 14 giugno 2017 per iniziativa del Comune di Orvieto allo scopo di celebrare la liberazione della Città dalle truppe di occupazione.
Oltre al Sindaco di Meissen fanno parte composta della delegazione: Arndt Steinbach rappresentante del Consiglio regionale circondariale di Meissen, Karsten Muller in rappresentanza dell’associazione turistica di Meissen e del consiglio regionale e Wrichard-heseltineolfgang Schneider, direttore amministrativo della Schneider Oli Minerali di Meissen e, soprattutto, Manfred Lersen – figlio dell’ufficiale tedesco, Alfred Lersen – e la consorte Martina che hanno espresso il desiderio di fare dono alla Città di Orvieto della macchina da scrivere con cui venne redatto il documento che dichiarava “Orvieto Città Aperta”.
La città di Meissen ha molte affinità con Orvieto: la ceramica, il vino e la cattedrale. E’ una città d’arte e cultura percorso dalla strada del vino come la strada del vino etrusco-romana a Orvieto, ma tra Orvieto e Meissen c’è un forte legame storico legato alla liberazione:
Orvieto 1944.
Il 4 giugno 1944 gli Alleati entravano a Roma, dichiarata città aperta il giorno prima, e continuavano ad avanzare verso nord.
Il 14 giugno giungevano ad Orvieto, dove i tedeschi si erano preparati per una difesa ad oltranza. L’artiglieria era stata dislocata in postazioni strategiche, compresa la zona dietro all’Ospedale nelle vicinanze del Duomo.
Il comandante tedesco di stanza a Orvieto era il tenente colonnello della Luftwaffe, Alfred Lersen, uomo autoritario e colto. Aveva stretto amicizia con Monsignor Francesco Pieri col quale, quando non si trovavano in Duomo ad ascoltare Bach, parlava in latino.
Lersen aveva dato assicurazione al vescovo che, per rispetto dei tesori d’arte e di fede … non ci sarebbero stati combattimenti nella parte alta della città, e che questi sarebbero stati ad almeno 20 km dalla città. alfred-lersen
Gli Alleati arrivarono la mattina del 14 giugno 1944, da Viterbo che era stata pesantemente bombardata. Quando, a capo di un commando di carri armati, il maggiore inglese Richard Heseltine giunse in vista della città, vide arrivare un Volkswagen con la bandiera bianca.
Il tenente tedesco, che parlava perfettamente l’inglese, portava il messaggio del suo comandante tenente colonnello Alfred Lersen, con la proposta che Orvieto fosse dichiarata città aperta. Inoltrata al comando inglese, la proposta fu accettata e Orvieto fu salva.
Orvieto oggi
Il figlio minore di Alfred Lersen, Manfred, ora vive a Meissen in Sassonia.
Alla ricerca della verità storica, l’Ing. Sandro Bassetti fece approfonditi studi, presentando i suoi risultati in una conferenza nel 2005 e scrivendo un libro.  Da allora Manfred Lersen viene a Orvieto quasi ogni anno e, grazie alle scoperte di Sandro Bassetti, ha potuto conoscere un aspetto finora sconosciuto di un padre severo e autoritario che non parlava mai della guerra in famiglia.
Ecco perché martedì 15 novembre alle ore 18:00 nei locali della Bottega Michelangeli in Corso Cavour n. 26, verrà presentata la manifestazione Orvieto Città Aperta 14 giugno. Un giorno da ricordare in vista dello svolgimento – il 14 giugno 2017 – della giornata celebrativa istituita da Comune di Orvieto per ricordare la liberazione della città dalle truppe di occupazione. Presenta l’evento Giudo Barlozzetti, giornalista e scrittore.
Nello stesso contesto, Manfred Lersen donerà alla Città di Orvieto, consegnandola nelle mani del Sindaco, Giuseppe Germani la macchina da scrivere con cui venne redatto il documento che dichiarava “Orvieto Città Aperta”.
I fatti storici avvenuti il 14 giugno 1944 saranno narrati dall’attore e regista teatrale, Pino Strabioli mentre Chiara Forbicioni canterà canzoni di quel periodo. Seguiranno la proiezione di un video di Manfred Lersen e la presentazione di documenti tratti dalla ricerca degli ex studenti del Liceo Classico di Orvieto.
__________________________
Le bellezze storiche di Orvieto salvarono la città dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale (da Archivio notizie – Comune di Orvieto / 2004 – 26 aprile. Fonte: Ufficio Stampa)
Richard Heseltine era l’ufficiale maggiore del comando inglese alleato (Terzo Ussari del Re) che il 14 giugno 1944 entrò ad Orvieto al comando delle truppe di liberazione dopo aver accolto la proposta del comandante tedesco Alfred Lersen che stava per abbandonare la città, secondo la quale Orvieto era “città aperta per via delle sue bellezze storiche”.
In anni recenti – nel 2004 – anche Richard Heseltine, ormai 90enne, volle visitare Orvieto.
Era il 26 aprile quando, presso la Sala Consiliare del Comune, si tenne l’incontro tra le autorità cittadine di allora: il Sindaco pro-tempore, Stefano Cimicchi, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale ed alcuni dei protagonisti della liberazione di Orvieto per ricostruire frammenti determinanti della memoria storica di Orvieto all’indomani della seconda guerra mondiale.
Fu un incontro particolarmente sentito, sincero, caloroso e significativo.
Intorno a Richard Heseltine – un “giovane” nello spirito – che da dieci anni aveva espresso il desiderio di tornare a visitare la città di Orvieto, si strinsero nel reciproco bisogno di sapere, di capire di più i tanti dettagli di quel 14 giugno 1944, molti personaggi orvietani che quell’epoca e quella data le hanno vissute veramente, con la speranza di raccontare ai giovani studenti cose che i libri di scuola non dicono.
In un susseguirsi incalzante di domande e risposte, l’incontro costituì un altro capitolo importante della storia di Orvieto, all’insegna del dialogo e della fratellanza nel nome della Pace e della cultura.
Un incontro nel quale trovarono posto anche il ricordo per le persone che non c’erano più come l’allora Vescovo di Orvieto, Mons. Francesco Pieri e il Presidente dell’Opera del Duomo, Luigi Petrangeli che si adoperarono in varie forme per proteggere il massimo monumento della Città,
ma anche per quell’ufficiale tedesco Alfred Lersen di cui non si era saputo più nulla.
In particolare, si insistette per conoscere da Heseltine, se vi fosse stata o meno da parte del Comando Supremo la volontà di accettare un tregua, questione che Heseltine non escluse visto che ciò era avvenuto anche ad Assisi, dichiarando tuttavia di non esserne a conoscenza relativamente alla parte inglese senza escludere però che fossero stati i tedeschi ad assumere tale decisione.
Un fatto è certo: “60 anni fa Orvieto è stata liberata – dichiarò Richard Heseltine – da un patto tra inglesi e tedeschi che hanno rispettato il patrimonio artistico di questa Città, perché spesso sono le opere d’arte che fanno la differenza!”.
Un’affermazione rafforzata dalla testimonianza dell’artista Livio Orazio Valentini che ricordò la sua prigionia in Germania e di quando i tedeschi facevano circolare, tra i prigionieri, le false cartoline dei monumenti italiani distrutti, compreso il Duomo di Orvieto, concludendo però che: “la Cultura è un linguaggio unificante e gli uomini di cultura sanno bene che le opere d’arte sono uniche ed irripetibili, perciò da preservare. In qualche modo Orvieto è stata difesa, dunque, dalle sue uniche ed inoffensive rappresentazioni d’arte”.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

“Stiamo ridando fiducia e gambe per correre ad una regione che aveva scarsa coscienza delle proprie potenzialità”

“Stiamo ridando fiducia e gambe per correre ad una regione che aveva scarsa coscienza delle proprie potenzialità”

23 Dicembre 2025

    Si è svolta questa mattina nel Salone d'Onore di Palazzo Donini la tradizionale conferenza stampa di fine anno...

Scherma-U20: Lo Conte Oro, Vagni Bronzo. U17: Nencioni Bronzo. U14: Frizza Argento

Scherma-U20: Lo Conte Oro, Vagni Bronzo. U17: Nencioni Bronzo. U14: Frizza Argento

23 Dicembre 2025

  Trascorsi altri due week-end di gare per la Scherma Orvietana, entrambi a TERNI. Ottimi i risultati per Orvieto. Il...

Disability Card, Deruta primo Comune umbro ad adottarla

Disability Card, Deruta primo Comune umbro ad adottarla

22 Dicembre 2025

  Deruta è il primo Comune dell'Umbria ad attivare la Carta Europea della disabilità, uno strumento oggetto di apposita convenzione...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.

    %d
      Orvietosì.it
      Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
      Panoramica sulla privacy

      Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

      Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

      Cookie strettamente necessari

      Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

      Cookie di terze parti

      Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

      Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

      Cookie Policy

      Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy