di Gabriele Polleggioni
La storia del calcio la fanno i grandi “goleador”, le loro prodezze esaltano il pubblico “ogni maledetta domenica”, poi ci sono le società e chi con passione ne fa parte, il motore senza il quale questo splendido sport non esisterebbe…
Benvenuto a Massimo Bicorgna, dirigente “storico”del Ciconia calcio!
Massimo quanto è bello sentirsi chiamare “BOMBER“?
In tempi ormai passati era bello sentirsi chiamare “bomber”, era una grande responsabilità e un grande orgoglio essere un punto di riferimento la davanti per i propri compagni di squadra. Ho un grande legame ancora oggi con Orvieto scalo,Virtus Baschi e Ciconia calcio, 3 realtà di cui ho fatto parte e soprattutto porto con me ricordi indelebili di persone che ho conosciuto durante la mia carriera calcistica.
A Baschi a farmi da “scudieri” c’erano Pasquale Di Marco, i fratelli Frustagatti, Antonio Biancalana e il mister Leo Biribanti…avevo 18 anni e entusiasmo da vendere… Mentre un ricordo meno felice è legato alla mia ultima partita ,l’ultima rete realizzata a Walter Manzotti, un “caro amico” ormai scomparso..in un Ciconia-Lubriano di fine stagione…
Che tipo di attaccante eri?
Ero un attaccante d’aria di rigore ,mi chiedevano i gol e io ce la mettevo tutta per accontentarli. Mi piaceva anche giocare per la squadra, sacrificarmi per i compagni…probabilmente il colpo di testa è stato la mia arma migliore…
Qual’e stato il partner d’attacco con cui ti sei trovato meglio?
Se devo fare un nome dico Massimo Filippi…sapeva come mettermi in condizione di fare gol,un compagno di squadra di valore, dentro e fuori il rettangolo verde…
Quanta importanza ha avuto il Ciconia calcio nella tua vita calcistica?
Il Ciconia è parte integrante delle mie giornate! faccio parte di questa società dal 1988, prima come calciatore poi da dirigente…ho avuto dei grandi compagni di viaggio…che rimangono al di là dei risultati ,sono stato presente sempre e l’ho fatto mettendoci il100%,con la coscienza a posto per aver fatto quanto mi è stato possibile per questa società…
Non si può parlare del Ciconia calcio senza ricordare la figura del l’indimenticabile presidente Giorgio Pace, che ricordo hai di lui?
Gli anni 90′ sono stati davvero indimenticabili, grazie a lui e Patrizio Terracina..ho vissuto momenti intensi di sport ma anche di vita, Giorgio era “vulcanico” ma anche generoso con chi gli stava intorno,viveva la partita con grande carica…ricordo un derby contro lo Sferracavallo…a pochi minuti dalla fine della gara avanti di 2 gol ci facciamo rimontare…nello spogliatoio al fischio finale successe veramente di tutto….
Sei dirigente dal 1996/97, cosa ti ha spinto a far parte di questa società?
Mi spinge tutt’ora la grande passione che ho per questo sport, tengo molto al Ciconia soprattutto oggi,in una situazione sportiva, economica e sociale dove è difficilissimo fare calcio secondo valori che da ragazzino mi vennero trasmessi e che oggi fatico molto a ritrovare..
Qual’e il segreto per rimanere tanti anni fedele alla stessa squadra?
Segreti non ce ne sono, l’ho sempre fatto… Il mio è il modo di fare di una generazione che sta finendo e mi sento molto orgoglioso di far parte di un “mondo passato”che temo non esista più… Un mondo “calcistico” dove una parola data aveva un valore inestimabile…solo per fare un esempio…
Quanto è cambiato il calcio dilettantistico negli ultimi 30 anni?
Oltre alle metodologie di allenamento e tattiche è cambiato completamente il modo di affrontare il calcio,oggi un giovane ha mille possibilità,in tutti i campi si creano delle opportunità che per la mia generazione erano impensabili…
Far parte di una squadra di calcio era motivo di soddisfazione e vanto,oggi,nella maggior parte dei casi non è più così….
C’è un giocatore che nel Ciconia di oggi somiglia al Massimo Bicorgna “bomber”?
Magari…..(scoppia in una grande risata).. Il calcio è molto cambiato anche dal punto di vista fisico, i ritmi sono alti e un giocatore con le mie caratteristiche non sarebbe stato molto utile alla causa………o forse si..chi può dirlo?
Concludo,come di consueto l’intervista con un augurio di Massimo al calcio “orvietano”..
Un augurio sincero va a tutti i dirigenti delle squadre orvietane, al di là del campanilismo, che con mille sacrifici portano avanti le proprie società…inoltre spero in un ritorno dell’Orvietana calcio ai livelli che le competono,rappresenta” l’ago della bilancia “per il nostro comprensorio e vederla di nuovo a altissimi livelli porterebbe grande giovamento anche a tutte le realtà calcistiche che occupano il nostro territorio…non ultimo il mio amato Ciconia calcio!!!
Ringrazio e saluto con affetto Massimo Bicorgna e la sua storia…quella di un “Bomber dietro le quinte”!!!!