ORVIETO – “La tenuta del sistema regionale èaffidata principalmente alle capacità attualmente autorizzate negli impianti di Belladanza e di Le Crete (in esaurimento nei primi mesi dell’anno 2021)”. E’ il passaggio decisamente più critico riguardante Orvieto, nella lettera-documento che il dirigente del Servizio Qualità dell’ambiente e rifiuti della Regione Andrea Monsignori, ha inviato a tutti gli Ati, all’Auri e al direttore regionale Ciro Becchetti e in cui “sottolinea la necessità e l’urgenza di valutare la possibilità di realizzare ogni intervento di incremento della qualità e della quantità della raccolta differenziata, di miglioramento e adeguamento impiantistico e di gestione dei flussi al fine di ridurre significativamente la quantità di rifiuti avviati a smaltimento”.
La lettera resa nota dal consigliere regionale di Fi Raffaele Nevi nel corso di una conferenza stampa in tema di sanità insieme ai rappresentanti locali Roberta Tardani e Roberto Meffi, ha come oggetto la capacità residua delle discariche umbre ormai prossime all’esaurimento. I dati disponibili, pur evidenziando una contrazione delle quantità di rifiuti conferiti a discarica, stimata su base annua in circa 18.000 tonnellate, confermano tuttavia la previsione di esaurimento del sistema impiantistico regionale nella prima metà dell’anno 2020.
Le previsioni dei fabbisogni di smaltimento sono state effettuate ipotizzando il rispetto della “tabella di marcia” di incremento della raccolta differenziata al 70% nel 2018 e di incremento dell’efficienza degli attuali impianti di trattamento (5% di scarti dal trattamento della frazioni secche da differenziata, 40% di scarti dal trattamento delle frazioni organiche da differenziata; 25% di perdite di processo dal processo di biostabilizzazione del sottovaglio da trattamento meccanico dei rifiuti indifferenziati).
Mentre le previsioni di esaurimento sono state effettuate sulla base dei dati contenuti nell’ultima dichiarazione annuale “ecotassa 2015” e considerando un indice di compattazione in fase di esercizio pari ad 1 (1tonnellata=1metro cubo).
Tabelle alla mano, dunque, nel 2015, la quantità totale di rifiuti conferiti complessivamente nelle discariche regionali è stata pari a 311 mila tonnellate circa, di cui più di 17 mila per quanto riguarda i rifiuti speciali. Nel 2016 il trend sembra confermare i dati prevedenti, dal momento che solo nei primi sei mesi sono stati portati in discarica oltre 146 mila tonnellate di immondizia. Nel 2013, in tutta la regione, le volumetrie ancora disponibili, in tutte le discariche dei quattro Ati dell’Umbria, erano a pari a oltre un milione di metri cubi. Detraendo le 787 mila tonnellate smaltite nel 2014, nel 2015 e nel primo semestre del 2016, rimangono 892 mila metri cubi.
In particolare si evidenzia la previsione di esaurimento della discarica di Sant’Orsola (Spoleto) nel corso del prossimo anno e la previsione di esaurimento della discarica di Borgogiglione nei primi mesi dell’anno 2019. Ecco dunque il ruolo de Le Crete che, insieme agli impianti di Belladanza regge e dovrebbe reggere anche in futuro il sistema regionale dei rifiuti.
Per Orvieto, dunque, si prospetta uno scenario a tinte scure con il rischio, nemmeno poi così improbabile, di dover accogliere rifiuti provenienti da tutta la Regione concretizzando quello che da tempo vanno sbandierando un po’ tutti: Orvieto pattumiera dell’Umbria.
Stima previsioni esaurimento discarica Le Crete