ACQUAPENDENTE – Con un articolato comunicato stampa rivolto ai correntisti aquesiani il Direttore della Bcc Credito Cooperativo di Pitigliano Claudio Morosini ed il Presidente Dottor Stefano Conti, presentano il progetto di fusione che coinvolgerà le tre Bcc della Provincia di Grosseto.
Che si trasformeranno in nuovo monosogetto a denominazione “Banca Tema” che si porrà come obiettivo di trasformarsi in un nuovo punto di riferimento per tutto il territorio. “Ancora qualche ora”, sottolineano, “ed il progetto di fusione per unione tra Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano, Banca della Maremma Credito Cooperativo di Grosseto e Banca di Saturnia e Costa d’Argento Credito Cooperativo sarà al vaglio delle assemblee dei soci delle rispettive banche.
Un evento di rilevanza storica per il nostro territorio, di cui proprio i soci saranno i principali attori loro che, il 2 Ottobre, sono chiamati in Assemblea per approvare la fusione dei tre Istituti di Credito Cooperativo della Provincia di Grosseto. Tre Istituti sani che si uniscono per creare un nuovo soggetto bancario in grado di supportare, con maggiori potenzialità e risorse, lo sviluppo dell’economia locale, mantenendo salde radici e forti legami con le comunità di riferimento.
La nuova banca assumerà il nome di Terre Etrusche di Maremma – Credito Cooperativo in acronimo Banca Tema, e sarà operativa dal 1° novembre prossimo. Un progetto a cui le tre banche lavorano già da tempo. Un anno esatto è trascorso dal primo atto ufficiale che ha siglato l’inizio del percorso di fusione il 9 Ottobre 2015, quando i tre Presidenti delle rispettive Bcc si incontrarono a Pitigliano per firmare la lettera di intenti ed informare in merito al progetto tutti i collaboratori delle tre banche riunite per l’occasione.
Il progetto di aggregazione è nato dalla consapevolezza dei vertici delle tre banche che il contesto economico, il contesto normativo e regolamentare, l’evoluzione del mercato bancario e le esigenze dell’economia del territorio di riferimento, richiedono una struttura di banca locale differente e con differenti strategie per affrontare le difficoltà presenti ed offrire gli strumenti necessari ad un futuro di crescita. L’unione di tre realtà cooperative forti e profondamente radicate nei tessuti economici locali e nelle proprie comunità di riferimento ha rappresentato dunque la soluzione migliore per affrontare le criticità attuali.
La Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano forte di una storia centenaria alle spalle, è attiva dal 1909 e attualmente opera sul territorio distribuito su tre Regioni (Toscana, Lazio e Umbria) con otto filiali oltre alla sede. La Banca della Maremma, nata nel 1959, rappresenta un punto di riferimento importante per le famiglie e le imprese del capoluogo grossetano, con dieci filiali dislocate in quattro Comuni. La Bnca di Saturnia e Costa d’Argento, costituita il1° Gennaio 2012, è un Istituto di Credito già frutto del processo di fusione per unione tra la banca Costa d’Argento nata nel 1961 e la banca di Credito Cooperativo di Saturnia fondata nel 1909 e si compone di 14 filiali collocate in sette Comuni e due Regioni (Toscana e Lazio).
Un evento epocale, dunque, che vede la creazione di un nuovo soggetto bancario rafforzato negli assetti organizzativi e patrimoniali, forte delle esperienze maturate dalle tre banche e dalla loro storia ma, allo stesso tempo, più efficiente di quanto queste ultime già non fossero singolarmente. La Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano con sede legale e Amministrativa a Pitigliano, S.S. 74 Maremmana Est n° 55256, opera su un territorio distribuito su tre Regioni (Toscana, Lazio ed Umbria), quattro provincie (Grosseto, Siena, Viterbo, Termi) e 27 Comuni di competenza territoriale, serviti attraverso 8 filiali oltre alla sede.
Si compone di 53 dipendenti, circa 10.000 clienti ed un “patrimonio sociale” composto da circa 1.700 soci. Le filiali si trovano a Pitigliano, San Quirico di Sorano, Castell’Azzara (Provincia di Grosseto), Piancastagnaio (Provincia di Siena), Latera, Acquapendente, San Lorenzo Nuovo e Bolsena (Provincia di Viterbo).
In contemporanea gli aquesiani vengono a conoscenza delle dichiarazioni delle altre due banche coinvolte nella fusione.
Dichiarazione Francesco Carri Presidente della Banca di Maremma – L’operazione è già stata autorizzata dalla Banca d’Italia lo scorso 8 Agosto 2016. Abbiamo elaborato un piano industriale approvato dall’Organo di Vigilanza, dal quale emergono chiaramente le utilità di questo progetto per tutti gli stakeholders, per i soci, i clienti, i dipendenti e più in generale per tutte le nostre comunità locali. Il passo successivo sarà l’approvazione del progetto di fusione da parte delle compagini sociali delle rispettive banche durante l’assemblea straordinaria convocata per il 2 Ottobre p.v che si avvarrà del nuovo regolamento elettorale ed assembleare deliberato il 5 Luglio u.s. dalle assemblee dei soci delle singole banche.
Le attività dell’Assemblea ordinaria prevedono poi di deliberare in merito all’adozione delle politiche di remunerazione della nuova Banca e di stabilire i compensi per i componenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Esecutivo e del Collegio Sindacale che saranno determinati secondo criteri di sana e prudente gestione delineati dalla Banca d’Italia nel rispetto della trasparenza necessaria ad una buona governance. Durante la stessa Assemblea saranno poi designati i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione di Banca Tema, del Collegio Sindacale e del Collegio dei Probiviri, organi questi che diventeranno operativi a partire dal 1 Novembre 2016 e che saranno fortemente impegnati a garantire un futuro di crescita al territorio ed alla collettività.
La nostra banca ha sede legale e sede amministrativa a Grosseto, si compone di 10 filiali dislocate in 4 Comuni, 83 dipendenti, 15.000 clienti circa e un “patrimonio sociale” composto da circa 4.400 soci. Le 10 filiali si trovano a Braccagni, Castiglione della Pescaia, quattro in Grosseto città, Magliano in Toscana, Mariana di Grosseto, Montiano e Paganico.
Dichiarazione Fernando Antonio Andreini Presidente Banca di Saturnia e Costa d’Argento – Credito Cooperativo – La nuova Banca sarà in grado di sviluppare una più completa copertura nei servizi di intermediazione finanziaria per le famiglie e le imprese ed allo stesso tempo potrà accrescere le opportunità di valorizzazione sociale e culturale dei territori di riferimento. A seguito della fusione Banca Tema avrà una struttura con 32 filiali in un’area territoriale estesa su tre Regioni (Toscana, Lazio, Umbria), oltre 200 dipendenti, 40.000 clienti circa ed oltre 10.000 soci, con un patrimonio territoriale di competenza, conservando le caratteristiche di banca locale e mutualistica. I presidi territoriali esistenti saranno mantenuti e faranno capo ad una nuova struttura organizzativa centrale con funzioni specialistiche. Le accresciute dimensioni aziendali contribuiranno a garantire una maggiore diversificazione dell’operatività della banca, riducendo le rischiosità di credito legate ad una singola zona o ad un singolo settore merceologico. Contemporaneamente sarà possibile valutare interventi che le singole Bcc non avrebbero potuto in precedenza considerare, in ragione della diversa classe dimensionale. Un progetto che racchiude al suo interno molte positività dunque e che rappresenta un occasione reale per creare nuove sinergie sul territorio tese a potenziare la cooperazione e a sviluppare l’economia. La nostra banca con sede legale a Saturnia e sede amministrativa a Capalbio, si compone di 14 filiali dislocate in 7 Comuni, con 19 Comuni di competenza territoriale, 72 dipendenti, 17.000 clienti circa ed un patrimonio sociale composto da circa 4.200 soci. Le 14 filiali si trovano ad Albinia, Capalbio, Capalbio Scalo, Fonteblanda, Manciano, Marsiliana, Montemerano, Orbetello, Pescia Romana, Porto Santo Stefano, Porto Ercole, Scansano, Semproniano.