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Home Terza pagina

Luoghi del Cuore FAI, per salvare l’orto di San Giovenale fino al 30 novembre basta un click

Redazione by Redazione
5 Ottobre 2016
in Terza pagina, Territorio, Archivio notizie
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ORVIETO – Il Comune si unisce al FAI / Gruppo Orvieto a sostegno della candidatura a “Luogo del Cuore” del cosiddetto “Orto di San Giovenale”, l’area di proprietà comunale (circa 4.000 mq.) posta a nord/nordest dell’omonima chiesa, all’estremo lembo del ciglio della Rupe nel cuore del quartiere medievale, già concessa al FAI per realizzarvi il progetto denominato Orto Medievale di San Giovenale.
Anche dal sito web del Comune si può partecipare, infatti, all’8° censimento nazionale “I Luoghi del Cuore” del FAI votando l’ORTO MEDIEVALE DI SAN GIOVENALE.
Dopo il primo tentativo che raggiunse comunque la cifra ragguardevole di oltre 4.000 voti, adesso il FAI / Orvieto e con esso il Comune, uniscono le forze per raggiungere l’obiettivo. Basta un clik per salvare l’Orto di San Giovenale dice uno slogan del FAI / Gruppo Orvieto, e proprio questo è l’invito caloroso che l’Amministrazione Comunale rivolge ai concittadini di ogni età, ai residenti nei Comuni del ortomedievale2territorio, agli umbri e a tutti gli amici di Orvieto, italiani e stranieri, affinché entro il 30 novembre prossimo aderiscano in gran numero al voto per portare l’Orto di San Giovenale in cima alla classifica e farlo partecipare al bando FAI con una richiesta di intervento diretto ed ottenere la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo.
“Chiunque accede al sito istituzionale del Comune di Orvieto – dice il Sindaco, Giuseppe Germani – può aiutarci a realizzare un obiettivo: ridare vita ad uno straordinario spazio verde. Un ampio e panoramico terrazzamento scavato nella roccia di tufo che può tornare a vivere come un orto/giardino sul modello della tradizione monastica benedettina dell’Hortus conclusus e nel contesto del quartiere medievale della città dove sorge la suggestiva chiesa di San Giovenale.
La Fondazione per l’Istruzione Agraria e la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia collaborano con il Gruppo FAI di Orvieto per il progetto di ‘Orto Medievale’ da realizzare con un intervento di recupero, restauro e riqualificazione del verde attraverso un impianto di colture orticole e arboree. L’obiettivo è quello di far conoscere e conservare il più possibile la memoria degli orti urbani, la cui fruizione va recuperata e riconsegnata socialmente e culturalmente alla collettività”.

Si ricordano le altre modalità di voto:
– sul sito web www.iluoghidelcuore.it
– APP “I Luoghi del Cuore” disponibile per Android e IOS
– compilando i moduli di raccolta firme
– compilando la cartolina presente nei Beni e nelle Delegazioni FAI e presso le filiali Intesa Sanpaolo
Inoltre, i moduli di raccolta firme sono presenti presso il Punto FAI al Museo dell’Opera del Duomo (Palazzo Soliano – Museo Emilio Greco), l’Ufficio Turistico IAT in piazza Duomo, nel Palazzo Comunale, nelle Scuole, presso il Bar Montanucci, la “Libreria dei Sette” e altri esercizi pubblici della città.
_______________________

L’Orto Medievale di San Giovenale è un bene da riqualificare con interventi di tipo agronomico per la valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e paesaggistiche che lo contraddistinguono, anche al fine di fornire un modello di intervento ambientale e socio-culturale per stimolare partecipazione e aggregazione a scopo sociale, didattico e terapeutico nonché di integrazione etnico-culturale con nuovi “ponti di cultura” tra generazioni (scuola e anziani), abilità diverse ed etnie conviventi.
Altro obiettivo del progetto è la promozione della orticoltura urbana come occasione di confronto e scambio in relazione alle diverse tipicità territoriali e tradizioni agricole rappresentate dalle diverse componenti etniche e generazionali, nonché la diffusione della “cultura del verde” per migliorare gli stili di vita, valorizzare il paesaggio come bene culturale con importanti ricadute in termini di sviluppo turistico (il collegamento culturale con la Chiesa di San Giovenale rende questo spazio verde attivo e creativo con funzione didattica ad ampio raggio, con particolare attenzione ai temi dell’ecologia e della sostenibilità ambientale, dell’alimentazione e del salutismo, della tracciabilità delle produzioni agricole).
L’area ha anche una funzione di percorso didattico per trasmettere indirizzi e stimoli alternativi al consumo che ha alterato profondamente l’equilibrio uomo/ambiente dei secoli recenti. In collaborazione con la scuola sono previste attività che, fin dalla prima infanzia educhino a un nuovo stile di vita attraverso la conoscenza del mondo vegetale e delle colture.

L’orto/giardino medievale – fruibile dalla comunità locale e da inserire nei percorsi turistici come nuova attrattiva del quartiere medievale – dovrà esplicitare attraverso forme e immagini simboliche il concetto medievale di natura come tramite di conoscenza: un luogo dello sguardo e dello spirito, un’atmosfera unica dove natura, devozione, lavoro e arte dell’uomo convivono.
Il progetto non prevede opere murarie, ma la suddivisione armonica degli spazi in base a forme geometriche simboliche del legame uomo-natura-universo contenenti: collezioni di specie orticole ed aromatiche del tempo (orti delle delizie) suddivise per utilizzo degli organi della pianta (foglie, radici, bulbi, frutti, ecc.); alberi da frutto (pomario, cioè un frutteto di essenze antiche); giardini con alberi (viridario) e numerose aiuole minori per la collezione di specie medicinali (giardino dei semplici) e di piante utilizzate in epoca medievale, come le piante tintorie.
Le aiuole saranno collegate da un sistema viario semplice, economico e sostenibile a basso input manutentivo, portatore di specifici supporti didattici.

 

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