ORVIETO – Cartelli di videosorveglianza o avvisi servono a poco o niente visto che le zingare non si fermano davanti a nessuno. Questa volta preso di mira è stato il cassonetto di abiti usati nei pressi del bar Costanzi. Una giovane zingara si è letteralmente arrampicata in cima al cassonetto dei vestiti per iniziare indisturbata la scelta degli abiti che i cittadini hanno portato lì per le persone bisognose.
Il risultato è purtroppo il solito: vestiti ovunque buttati per terra, soltanto per sceglierne uno o magari per andarsene a mani vuote. Per fortuna, a un cittadino che passava da quelle parti, non è sfuggita la scena e, prontamente, ha raggiunto la zingara prelevandola di peso letteralmente dalla bocca del cassonetto in cui si era infilata per prendere i vestiti, tra l’altro, rompendola. Il ragazzo, una volta fatta allontanare la zingara, che lo ha preso a male parole, ha provveduto a rimettere dentro tutti i vestiti e richiudere il cassonetto.
“Non è possibile assistre a queste scene – ha raccontato il ragazzo – non si tratta di essere razzisti quanto di mantenere e far mantenere un certo decoro nella nostra città”. La questone è stata affrontata anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale con un’interrogazione della minoranza che sottolineava come il fenomeno si sia ormai radicato non solo nelle principali vie del centro storico, ma anche in diverse zone adiacenti a centri commerciali ed a luoghi pubblici come l’ospedale ubicati ad Orvieto scalo e Ciconia fuori dei supermercati e lungo Corso Cavour. L’assessore alla Polizia Municipale, Andrea Vincenti, nella sua risposta, ha ribadito che i controlli effettuati ad oggi hanno permesso di fermare e controllare 40 soggetti, di elevare diversi verbali di sanzioni per occupazione di suolo pubblico che, in caso di recidiva, farebbe scattare il sequestro. “Sicuramente i controlli verranno ripetuti, ribadiamo però che di deve distinguere tra quelli che lo fanno per stato di necessità da quelli che compiono molestie”.