CASTEL VISCARDO – Il 2 ottobre scorso a Bucchianico, paese che ha dato i natali a San Camillo, c’è stata una grande festa: Antonio Ricci, originario di Monterubiaglio, ha emesso la prima professione temporanea dei voti camilliani: povertà, castità, obbedienza e il 4 voto specifico dei Ministri degli Infermi che è l’assistenza ai malati fino a rischiare la propria vita.
La cerimonia è stata presieduta dal Superiore Provinciale dell’Ordine Padre Emilio Blasi che nell’omelia ha incoraggiato il candidato a sentirsi sostenuto e affiancato dalla preghiera e l’affetto della famiglia camilliana di cui farà parte. Dopo l’omelia Antonio, inginocchiato davanti a Padre Emilio, ha fatto la professione dei voti davanti a due Testimoni e ai fedeli convenuti e poi gli è stato consegnato il libro della Costituzione dell’Ordine.
Ma la parte della cerimonia più toccante è stato il momento in cui la mamma lo ha accompagnato per farlo benedire al celebrante e l’abito con la croce rossa che poi, aiutato da un confratello, il neo professo ha indossato per la prima volta.
C’è stato poi l’abbraccio di pace ai confratelli come segno di nuova appartenenza all’Ordine Camilliano. È seguita poi sull’altare la firma della professione dei voti vicino a due confratelli che hanno fatto da testimoni per ufficializzare l’entrata di Antonio nell’Ordine dei Ministri degli Infermi che verrà reso definitivo con la Professione Perpetua che avverrà fra qualche anno.
Oltre ai confratelli e fedeli di Bucchianico hanno sostenuto nell’importante passo il Sindaco del Comune di Castelviscardo Daniele Longaroni venuto con la sua famiglia, i familiari, gli amici e rappresentanti della Diocesi guidati da don Riccardo Ceccobelli, amico e sacerdote importante nella scelta vocazionale di Antonio. Anche il Vescovo Mons Benedetto Tuzia è stato in comunione di preghiera con Antonio non potendo essere stato presente, ma lo aspetta in Diocesi per ringraziare Dio per il dono della vocazione di Antonio.