MONTELEONE D’ORVIETO – Una storia di degrado, di solitudine e di abbandono. E’ difficile raccontare con distacco un dramma che vede protagonista un uomo di cui da giorni non si aveva notizia e di cui nessuno aveva reclamato la presenza. Era morto in casa, schiacciato dal peso di un cumulo di tegole, cemento e indifferenza da circa due o tre giorni.
Si tratta di un uomo di sessantadue anni – G.P queste le iniziali. Viveva da solo, non aveva né parenti, né famiglia. Una casa semi isolata dove non aveva né luce, né gas né energia elettrica in località Pomartino di Monteleone, una frazione poco lontana dal piccolo Comune dell’alto Orvietano. Una vita fatta di stenti come quella di molti ma che purtroppo, come spesso accade, viene ricorda solo nel momento in cui si consuma una tragedia. Gli unici ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i vicini di casa che abitano poco distante. Non vedendolo gironzolare come era solito fare hanno chiamato i carabinieri della locale compagnia che nel tardo pomeriggio di ieri sono intervenuti. Il tetto dell’abitazione era completamente crollato e sotto il cumulo di macerie è rimasto incastrato il corpo del sessantaduenne. E’ stato necessario l’arrivo dei vigili del Fuoco che hanno provveduto ad estrarlo. Il cadavere dell’uomo è stato rinvenuto all’interno di ciò che è rimasto della sua camera da letto. Probabilmente è stato sorpreso dal crollo durante il sonno. Fino alla tarda serata di ieri erano ancora in corso gli accertamenti per risalire alle esatte cause che hanno provocato il cedimento improvviso del solaio. L’uomo, infatti, viveva completamente allo stato brado, in assoluta povertà.
Non lavorava e non aveva alcun tipo di reddito. Viveva con ciò che riusciva a racimolare durante la giornata e grazie alla beneficenza della gente del paese. Ed è improbabile, quindi, che a provocare la caduta del tetto sia stata una esplosione. Pacifico pensare, invece, che a causare l’incidente siano state le condizioni dell’abitazione particolarmente degradata e fatiscente. Sul posto è giunto il magistrato della Procura di Terni per tutti i rilevamenti del caso su cui come da prassi è stato aperto un fascicolo. Stano ad i primi rilevamenti sul posto G.P sarebbe morto per le ferite causate dallo schiacciamento dei detriti sul corpo. Sarà comunque l’esame autoptico disposto dal magistrato a stabilire con certezza le cause che ne hanno provocato la morte. Durante la serata ha raggiunto l’abitazione dell’uomo anche il sindaco di Monteleone d’Orvieto Angelo La Rocca che ha voluto documentarsi con gli inquirenti sulla dinamica del ritrovamento. L’uomo è stato comunque ricordato da alcuni abitanti come una persona tranquilla che, nonostante le sue condizioni, non aveva mai dato fastidio a nessuno.