Alla presenza dell’Onorevole Alessandra Terrosi, la Sezione Avis “Maria Rosa Mazzera” di Acquapendente ha premiato nel pomeriggio di Domenica con apposite medaglie 46 donatori. 15 hanno ricevuto dal Presidente Emilio Bandiera riconoscimenti d’argento dorato: Fabrizio Belardi, Vittorio Burchielli, Paola Buzzico, Mariano Capra, Cristian D’Amico, Anna Maria Fagioli, Carlo Fioravanti, Gianluca Forti, Monia Goracci, Marianna Maggi, Lanfranco Ottaviani, Roberto Perinelli, Bruno Putano Bisti, Roberto Pinzi, Claudio Rocchi.
17 le medaglie d’argento: Tommaso Aprea, Paolo Bandiera, Roberto Costa, Andrea Colonnelli, Marco Contena, Cirylle De Veneziani, Giordana Geronzi, Carla Goretti, Loreno Lombardelli, Marco Nannoni, Adriana Panicali, Marcella Pieri, Lori Ronca, Hanna Salo, Gianni Sarti, Serena Tini, Sergio Tramontana. 14, infine, quelle di rame: Giuseppe Breccola, Valentina Bellinzomi, Alessandro Bedini, Lorenzo Biagini, Valeria Boi, Renzo Ceccarelli, Brahim Karim, Leonardo Lupi, Liviano Mangiavacchi, Benedetta Occhione, Marzia Piazzai, Simone Pascucci, Valentina Pelo, Claudia Pelosi.
“Ringrazio la Sezione Avis”, ha sottolineato l’Onorevole Terrosi, “per la bellissima giornata trascorsa con i donatori aquesiani. La Sezione completamente rinnovata negli ultimi anni, vanta molti donatori, un numero elevato dei quali giovani. Le donazioni nel 2015 sono state 400 e per l’anno in corsi, si stima di poter andare oltre. La Sezione, oltre a garantire un quantitativo così elevato di sangue, partecipa a molte attività della nostra comunità con il lavori dei suoi numerosi volontari”.
Durante la vista pomeridiana all’interno di una sede che si stà trasformando sempre più in una vera e propria “chicca gioellino” lo stesso Presidente presenta il progetto “Servizio e dono” promosso in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale. “Il giovane Leonardo Lupi”, sottolinea il Presidente, “stà collaborando con la Nostra Sezione tramite servizio civile annuale per concorrere all’obiettivo generale di incrementare le donazioni. Il lavoro si articola in tre obiettivi interlocutori per abbattere altrettante criticità:
1) Sensibilizzare alla donazione quello strato di popolazione ancora purtroppo renitente;
2) Ampliare le iniziative di coinvolgimento di quei giovani che partecipano scarsamente;
3) Curare rapporto con i donatori.