Carissimi parrocchiani,
è arrivato il giorno della partenza e del cambio del “timoniere” di questa comunità parrocchiale.
Desidero soltanto che questo momento di saluto non scada nel patetico o peggio ancora nello “strappalacrime” ma sia un momento di grande gioia pensando a quanto il Signore ha donato a me e alla comunità in questi anni di cammino che abbiamo condiviso insieme.
Sono tanti i pensieri, i ricordi, le emozioni, i sentimenti che oggi più che mai si rincorrono nel mio cuore e vorrei confidarvi.
Semplicemente sento di dire il mio “Grazie” al Signore che dal Grande Anno Santo del 2000 ad oggi, Anno Santo della Misericordia, in questo tempo di 16 anni racchiuso tra due eventi di Grazia straordinari, mi ha chiamato qui in mezzo a voi per essere servo della sua Parola e strumento dei suoi Sacramenti.
Ho amato la parrocchia e ho cercato con tutto me stesso di servirla offrendo al massimo le mie energie fisiche e spirituali, senza risparmiarmi.
Abbiamo insieme dovuto affrontare grandi interventi di ristrutturazione di un enorme edificio quale è il complesso parrocchiale, della scuola materna e della chiesa ambienti che, arrivato qui nel 2000, trovai in condizioni miserevoli.
Un conto è la povertà, la sobrietà, un conto è la miseria, la sciatteria, la trasandataggine , la cialtroneria…
La Provvidenza grazie alla generosità di tante persone e dei Vescovi che negli anni si sono succeduti, non mi ha mai abbandonato.
Ho amato la comunità nei giorni lieti dove servire è stato facile e gratificante e ho amato nei giorni difficili quando precisi doveri di coscienza mi hanno imposto – a malincuore – di dire dei “no”.
Ho fatto quello che ho potuto e come ho saputo, con le mie convinzioni e il mio carattere.
Chiedo sinceramente perdono se ho fatto soffrire qualcuno, non l’ho fatto con cattiveria ma solo a causa della mia debolezza.
Perdono di cuore se qualcuno mi ha fatto soffrire: sono certo che l’ha fatto senza cattiveria anzi li ringrazio perché mi hanno aiutato a crescere nella Carità.
Sono grato e ringrazio tutti i miei collaboratori.
A questo punto mi rimane solo una preghiera da rivolgervi:
Amate, collaborate, stimate il vostro nuovo parroco don Danilo, vogliategli bene quanto ne avete avuto per me anzi di più e ricordatevi sempre quanto ho cercato in tutti i modi di insegnarvi: non si è cristiani senza la Messa ogni domenica! La partecipazione attiva, nel silenzio, nel raccoglimento, nel canto, nell’ascolto della Parola, nella frazione del Pane per poi uscire con gioia dalla celebrazione ed essere testimoni del Risorto là dove Lui ci chiama a vivere ogni giorno. Siate uniti al vostro nuovo pastore e io vi ricorderò sempre abbracciando i malati, gli anziani, i bambini, i ragazzi e tutte le famiglie della comunità parrocchiale.
Dalla piccola chiesa del Santissimo Salvatore in Piazza del Popolo ad Orvieto pregherò ogni giorno per voi e in cambio vi chiedo di pregare affinché il Signore abbia sempre misericordia di me.
Grazie di tutto!
Dio vi benedica.
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