ORVIETO – «Il Comune è in attesa di conoscere, da un professionista appositamente incaricato, il parere su come deve essere fatta la tipologia di affidamento della gestione del Teatro tramite avviso pubblico». Lo ha annunciato il sindaco alla conferenza dei capigruppo a seguito del caos scoppiato in casa Te.Ma dopo il “siluramento” di Enrico Paolini e tutto ciò che ne è conseguito, compreso la bocciatura del consuntivo 2015 e la non presentazione del previsionale 2016.
In pratica il Comune, socio al 51% dell’associazione, ha tutta l’intenzione, nel caso in cui i cocci non potessero essere rincollati, di affidare ad altri la gestione del teatro. «Vorrei fare questa operazione entro la fine dell’anno 2016 – ha aggiunto Germani – per poi programmare il 2017». Per quanto riguarda la nuova edizione di Ujw, quella, non è in discussione come aveva annunciato anche il patron Carlo Pagnotta. «Ho avuto diversi contatti con l’associazione Umbria Jazz – spiega il sindaco – e non ci sono problemi per lo svolgimento della manifestazione così come è già stata programmata. Lo stesso dicasi per la stagione teatrale 2016/17. Se ciò si verificasse l’amministrazione comunale è pronta a sostituirsi in tutto».
Intanto, però, è attesa per lunedì la convocazione di una riunione con il consiglio di amministrazione della TeMa per capire come intende gestire nel prosieguo. A margine della capigruppo, poi, il sindaco ha annunciato di stare programmando gli Stati generali della cultura «dal momento – dice – che abbiamo impostato i bilanci proprio su questo tema. Dobbiamo comprendere costi ed introiti derivanti da una gestione a tutto tondo di questo comparto».
Segue dibattito Capigruppo
All’incontro, convocato e coordinato dal Presidente del Consiglio Comunale, Angelo Pettinacci hanno partecipato i due Vice Presidenti del Consiglio Comunale, Roberta Cotigni e Roberto Meffi e i Capigruppo: Andrea Taddei (PD), Stefano Olimpieri (Identità e Territorio), Roberta Tardani (Forza Italia), Andrea Sacripanti (Gruppo Misto); presente anche l’Assessore Massimo Gnagnarini.
In apertura il sindaco ha riassunto i fatti già noti: “venerdì scorso – ha detto – è stato presentato all’Assemblea dei Soci della TeMa il consuntivo 2015 che registra un disavanzo di circa 80 mila euro. Sono stati chiesti chiarimenti sulla formazione del disavanzo e sulla mancanza dell’atto di previsione 2016. Dopo alcuni interventi – presenti 25 soci su 446 – si è andati alla votazione che ha registrato: 10 contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti. Io ho votato a favore del consuntivo 2015 che riflette l’operazione di verifica sui conti derivanti dal passato e la messa a punto del bilancio effettuata dal CdA in carica; consuntivo che, peraltro, ha parere favorevole del revisore conti”.
“Con questa bocciatura – ha proseguito – si è aperto un problema tecnico che ho subito verificato con la Prefettura, ovvero: essendo il Presidente e il CdA nominati dall’Amministrazione Comunale che è socio fondatore e benefattore, allo stato attuale il CdA è nel pieno delle sue funzioni anche per la redazione del bilancio preventivo.
Ma la bocciatura evidentemente è politica. Lunedì convocherò una riunione con il CdA della TeMa per capire come intende gestire nel prosieguo. Le varie prese di posizione sulla vicenda sono anch’esse note. Dal mio punto di vista, per il 2015 il CdA ha svolto le attività anche secondo le indicazioni date dall’Amministrazione Comunale che erano quelle di tenere sotto controllo i conti degli ultimi anni. Ho chiesto all’Assessore al Bilancio di predisporre uno studio.
Il preventivo 2016 deve consentire di capire come si può iniziare il processo di risanamento che in questo momento la TeMa ha necessità di effettuare. In ciò si innesca il meccanismo della scadenza della convenzione il 31 dicembre 2016. Per il periodo successivo il Comune è in attesa di conoscere, da un professionista appositamente incaricato, il parere su come deve essere fatta la tipologia di affidamento della gestione del Teatro tramite avviso pubblico. Vorrei fare questa operazione entro la fine dell’anno 2016 per poi programmare il 2017”.
“Per lo specifico di Umbria Jazz Winter – ha aggiunto il Sindaco – ho avuto diversi contatti con l’Associazione Umbria Jazz e non ci sono problemi per lo svolgimento della manifestazione così come è già stata programmata. Lo stesso dicasi per la stagione teatrale 2016/17. Se ciò si verificasse l’Amministrazione Comunale è pronta a sostituirsi in tutto”.
Stefano Olimpieri ha osservato “il dato politico è che è stato bocciato il conto consuntivo di un anno di attività. E’ politicamente grave perché di fatto è una bocciatura del Comune e della maggioranza che nomina il CdA. Un dato negativo, peraltro, che va letto anche sul piano degli aspetti relazionali tra il Comune e i membri dell’Assemblea della TeMa. Non è un fulmine al ciel sereno perché un componente del CdA si era dimesso già un paio di settimane prima. Non conosciamo le motivazioni ma di sicuro ci saranno state delle ragioni. Altra cosa è la diatriba con il direttore artistico. Dunque, di ‘campanelli d’allarme’ ci sono stati diversi. Il Sindaco che va all’Assemblea dei Soci della TeMa – braccio culturale dell’Ente – in rappresentanza del Comune socio al 51%, avrebbe dovuto accorgendosi del tenore degli interventi quindi poteva evitare il rischio della bocciatura.
Ci sono poi altre problematiche che emergono da tempo. Per UJW alcuni fornitori devono prendere ancora i soldi. Di fronte a questa situazione, credo che oggi, in prossimità della scadenza della convenzione, sia doveroso chiarire le problematiche con i soggetti terzi, ad esempio le banche con cui sono stati accesi i mutui. Occorre fare dei ragionamenti di prospettiva di quello che deve essere la TeMa rispetto al Comune, sui rapporti tra Comune e partecipate, e soprattutto sulle politiche culturali di questa città. Oggi abbiamo la TeMa che sta in una situazione finanziaria grave e, al di là delle responsabilità accumulate negli anni, è indispensabile un ragionamento complessivo di prospettiva politica. Ho chiesto la riunione della commissione capigruppo per prendere atto di questo. Chiedo al Sindaco, al di là delle polemiche su cui non mi addentro, quale intendimenti ha al riguardo. Se TeMa rimane occorre capire quali saranno le relazioni che indubbiamente vanno ricostruite con alcuni soggetti importanti della città. Oggi dobbiamo riconoscere una sconfitta dell’Amministrazione Comunale e della città nel suo insieme. Bene che il Sindaco si sia rivolto alla Prefettura, ma chiedo se attualmente il CdA è legittimato e come il Sindaco intende porsi rispetto a questa nuova situazione relazionale”.
Roberto Meffi: “nello Statuto della TeMa fra i vari soci emerge una grave stortura: il Comune di Orvieto, che da solo contribuisce per 360 mila euro, in sede di Assemblea dei Soci ha solo un membro! Altro aspetto significativo sono le dichiarazioni pesanti nei confronti del presidente del CdA da parte del Direttore artistico di UJW. Intendo dire: come immaginiamo un rapporto di prospettiva che fra sei mesi ci mette di fronte all’edizione 2016 di UJW? Politicamente è necessario intervenire.
Il bilancio contiene delle rigidità del conto economico che non regge, c’è poi il problema finanziario. All’Assessore al Bilancio dico che siamo ancora in una fase istituzionale e alcuni aspetti non possono essere gestiti ‘on line’ prima ancora che i soggetti istituzionali siano preventivamente informati. Concordo sul fatto di fare un lavoro di prospettiva sugli asset della città, a partire dalla cultura, affinché questi asset abbiano la forza di camminare sulle proprie gambe”.
Roberta Tardani: “il documento dell’Assessore al Bilancio non pubblicato sul sito del Comune per noi non ha validità”.
Massimo Gnagnarini: “la relazione è un documento ufficiale protocollato, redatto in funzione della normativa sulla trasparenza. L’Associazione TeMa è un ente dotato di autonomia giuridica propria e rientra nel gruppo amministrativo allargato del Comune di Orvieto in attuazione dei nuovi principi di gestione e programmazione stabiliti dalla riforma della contabilità armonizzata degli enti locali”.
Andrea Taddei: “la questione è esplosa nell’ultimo periodo ma covava sotto la cenere. In questo momento è importante riuscire a gestire due cose: la questione di prospettiva su cui concordo, e gli aspetti immediati. Il Sindaco ha già fatto un passaggio con la Prefettura. Dalla TeMa nessuno può chiamarsi fuori. Dovremmo capire cosa la TeMa potrebbe fare oggi e come l’Amministrazione possa stimolare il lavoro che c’è da fare. Ovvero sfruttare una crisi per ricostruire qualcosa su basi nuove”.
Andrea Sacripanti: “noto una impostazione falsa intorno ad un problema che è politico. Da tanti anni a questa parte tutti difendevano la TeMa tanto che l’unico che si oppose al rinnovo della convenzione fui io. Nella TeMa ci hanno investito tutte le Amministrazioni e questa in particolare ne ha addirittura ampliato il raggio di operatività. L’esito dell’Assemblea dei soci è stato politicamente pilotato da personaggi che sono emersi solo adesso. Siamo sotto scacco anche del Direttore artistico di UJW che, nella sua conferenza stampa, ha avuto espressioni veramente forti. Abbiamo anche assistito ad una levata di scudi in favore del Direttore artistico del Teatro, a prescindere dal conoscere come potrebbe operare un soggetto diverso. Secondo la Prefettura, il CdA sarebbe legittimato ad andare avanti. Concordo sul fatto che occorre fare chiarezza su come TeMa deve rapportarsi con le banche. Anche in funzione della scadenza della convenzione, qualora non fossero onorate le due rate, in attesa del parere legale, come si muoverà l’Amministrazione Comunale? Interessa sapere se dal rapporto Direttore artistico UJW / TeMa / Comune, quest’ultimo farà sentire la sua voce con una punta di orgoglio”.
Assessore Gnagnarini: “il Comune pagherà le rate nel 2017 e nel 2018 così come stabilito. Il problema sorge a partire dal 2010 quando TeMa iscrive tra i crediti vantati nei confronti del Comune una somma relativa al contributo d’esercizio 2010; iscrizione impropria in quanto il Comune di Orvieto, d’intesa con la TeMa, in ragione dell’esonero di questa dal pagamento delle due rate semestrali del mutuo ricadenti nella stessa annualità e traslate nel 2017 su concessione della banca, ha ritenuto di non effettuare alcun impegno di spesa per il 2010. Per lo stesso motivo appare dubbia tra i crediti vantati dall’ente verso il Comune di Orvieto, l’iscrizione di una somma relativa al contributo di esercizio 2014. Su questi crediti non vi è alcun corrispondente impegno di spesa iscritto sui bilanci del Comune di Orvieto. Non c’è quindi nessuna possibilità da parte del Comune di intervenire, né di pagare, né di variare annualmente il contributo, né di sottoscrivere fidejussioni. Pertanto il modo di procedere non può non tenere conto di questa situazione. Qualunque azione verrà intrapresa dovrà fare i conti con l’impossibilità del Comune di intervenire”.
Roberta Tardani: “sconcerta il fatto che dalla questione del Direttore artistico e da una situazione che conoscevano tutti siamo arrivati a dover decidere il destino dell’attuale TeMa o il suo futuro. E’ emersa, a mio giudizio, una inadeguatezza di affrontare questa situazione che imputo al Sindaco che, ritengo, non abbia saputo gestire la situazione permettendo anche a personaggi dello spettacolo di sbeffeggiare la nostra città. Se non si crede più nella TeMa allora significa che c’è un corto circuito e si deve decidere cosa fare da grandi! Sono state messe alla berlina persone che hanno la loro rispettabilità e professionalità. Il fatto che la politica entri a piè pari in un comparto come la cultura di cui Orvieto beneficia e si candida ad esserne capitale, è un segnale preoccupante. Se il Direttore artistico di UJW dice che c’è l’accordo con il Sindaco e il Sindaco a sua volta dice che il CdA gode della sua fiducia significa che c’è un corto circuito. TeMa è un asset importante e noi abbiamo creduto nella grande TeMa”.
Sindaco, Giuseppe Germani: “la situazione della TeMa non è cosa di oggi, nel senso che il problema di come si finanzia TeMa e il Teatro è sempre stato discusso. Ogni anno si finanzia e comunque emergono somme da ripianare. Questo problema si è manifestato almeno due volte. Le rateizzazioni sono sotto gli occhi di tutti. Nel 2010 i soldi sono stati spesi ma nella realtà non sono transitati dal Comune al bilancio della TeMa. L’attuale gestione della TeMa ha iniziato a mettere in atto alcune azioni e ad attenzionare il sistema finanziario e dei conti. Quindi non si può dare al Presidente la responsabilità di un deficit accumulato.
Negli anni passati i bilanci erano approvati da pochissime persone, questa volta una decina di persone hanno votato contro. La bocciatura in realtà ha evidenziato all’opinione pubblica una crisi che era latente. Ora nessuno di noi, dal Sindaco alla Città, ha l’alibi di nascondere il problema, continuando a far fare alla TeMa una serie di servizi che le venivano richiesti. Il progetto per andare avanti lo stiamo studiando non da adesso ma da prima, mettendo la TeMa nelle condizioni di lavorare tutto l’anno. Abbiamo individuato delle azioni. La TeMa è al nono anno della convenzione con il Comune (la durata è decennale), quindi alla luce di quanto accaduto, stiamo verificando con un supporto legale, la possibilità di aprire una gara per la gestione del Teatro. Dovremo progettare il futuro della TeMa.
Rispetto alle dichiarazioni del Direttore artistico di UJW, la stessa Fondazione Umbria Jazz ha precisato che sono state a titolo personale. Con il Direttore artistico di UJW il Sindaco non ha fatto incontri diversi a cui non fossero stati presenti i rappresentanti della TeMa.
Preciso che il rapporto tra Fondazione UJ e TeMa è regolato da una convenzione che scade anch’essa quest’anno e che è in atto; convenzione che tuttavia nessuno ha chiesto di modificare. Come Sindaco ho chiesto di definire in un Protocollo le azioni precise che, all’interno della convenzione, dovranno svolgere il direttore artistico di UJW e la TeMa. Il Sindaco si è dichiarato garante di questo.
La modifica della convenzione può farla solo la Fondazione UJ. Ho chiesto al CdA di TeMa che, da quest’anno tutti i servizi che dovrà affidare per il Teatro e per UJW siano ad evidenza pubblica; compreso il contratto con il direttore artistico del Teatro, che è rinnovabile di anno in anno.
Siccome non ho intenzione di far finta di nulla per questo segmento importante della città, per i primi di settembre sto programmando gli ‘Stati Generali della Cultura’, dal momento che abbiamo impostato i bilanci proprio su questo tema. Dobbiamo comprendere costi ed introiti derivanti da una gestione a tutto tondo di questo comparto”.