di Cordinamento Associazioni Orvietano ,Tuscia , Lago di Bolsena
Il terremoto allarma la popolazione e convince tutti i candidati sindaci ad alzare la voce. Ora la Marini deve assumersi le sue responsabilità a salvaguardia della salute dei cittadini.
Si è tenuta ieri a Castel Giorgio una riunione di tutti i candidati sindaci ai comuni di Castel Giorgio e Acquapendente, i due centri più colpiti dal terremoto e dallo sciame sismico in atto. In entrambi i comuni è stato presentato un progetto di sfruttamento geotermico che prevede un attività estrattiva che crea certamente eventi sismici, in una zona già ad alto rischio sismico, ma anche il pericolo concreto di possibile inquinamento di acque e di seri incidenti con fuoriuscita di gas velenosi.
Le vive preoccupazioni sollevate da tanti comitati di cittadini e da ben 25 sindaci della zona- sostenuti dal parere di diversi illustri scienziati – sono rimaste fino ad ora quasi del tutto inascoltate. Le autorità governative e quelle regionali – tranne una importante presa di posizione contraria da parte del Consiglio Regionale umbro, sollecitata dal Presidente della Commissione Ambiente Eros Brega – hanno fino ad ora dato ascolto ciecamente alle rassicurazioni dei tecnici di parte della società proponente. Ed è dovuto purtroppo intervenire un grave terremoto per far capire che le loro rassicurazioni non erano basate su dati scientifici seri, ma viaggiavano sull’onda di un grande affare da mandare in porto, con un interesse economico tale da prevalere su ogni considerazione di salvaguardia della salute dei cittadini.
Ora il terremoto dimostra, purtroppo con enorme chiarezza, che non solo dal punto di vista della contrarietà delle popolazioni, ma proprio dal punto di vista tecnico il progetto è improponibile e pericolosissimo. Lo sciame sismico sta avvenendo quasi per intero, sia per estensione territoriale che per profondità – proprio all’interno del campo di sfruttamento geotermico individuato sull’Alfina dai progetti presentati. Proprio in quel bacino geotermico che la società proponente aveva definito del tutto sicuro ed esente da rischi. Con l’acquiescenza – ormai dimostrata sostanzialmente incompetente, ma anche sospetta – degli organi del Ministero per lo Sviluppo Economico, della commissione di Valutazione di Impatto Ambientale nazionale e degli organi tecnici della Regione Umbria.
I sindaci di tutto il territorio ed i comitati hanno da anni portato numerose prove e testimonianze della pericolosità del progetto, sostenuti dalle relazioni di importantissimi scienziati, come i professori Borgia, Margottini, Quattrocchi, De Vivo, Mucciarelli e altri. Tra i migliori in campo internazionale. Ma i politici ed i tecnici pubblici, troppo sensibili alle lobbies speculative, hanno fatto finta di niente, continuando a mandare avanti l’iter del progetto.
E’ necessario che la Presidente Marini – nelle cui mani è da tempo una decisione finale – la prenda ora, con coraggio, sulla base di ormai incontestabili dati tecnici e della contrarietà delle popolazioni che amministra. E finalmente respinga il progetto, come è ampiamente nei suoi poteri e nei suoi doveri. E riveda urgentemente-dopo l’attuale terremoto, ancora in corso- la improvvida decisione di declassare Castel Giorgio e Castel Viscardo da classe sismica 2 a classe 3 presa nel 2012 (DGR n. 1111/2012).
Proprio in base a questi elementi ieri i candidati sindaci di Castel Giorgio (Andrea Corridore, Andrea Garbini, Rodolfo Proietti e Claudio Tarmati) ed i candidati sindaci di Acquapendente (Angelo Ghinassi, Francesco Luzzi e Solange Manfredi) hanno firmato un documento che li impegna, una volta Sindaci, ma anche come opposizioni, a contrastare i pericolosi progetti geotermici. Ed a perseguire la valorizzazione di un territorio a vocazione agricola, turistica, artigianale e naturalistica di qualità, e che deve essere protetto da avventure industriali a carattere speculativo.
Ecco i testi firmati ieri dai sindaci:
Presa di posizione dei candidati Sindaci al Comune di Castel Giorgio sui progetti di Geotermia
Come candidato Sindaco alle elezioni comunali di Castel Giorgio del 5 giugno 2016 esprimo la mia ferma contrarietà al progetto di impianto geotermico presentato a Castel Giorgio e a Torre Alfina dalla società ITW LKW Geotermia SPA. In quanto il progetto – dopo attenta valutazione – presenta seri rischi sismici, per le risorse acquifere e per l’ambiente in genere, che vengono considerati eccessivi e potenzialmente dannosi per la salute ed i beni della popolazione, e per le attività economiche attualmente presenti sul territorio del comune. I forti rischi di terremoto sono confermati dal pesante sciame sismico nella zona, nei giorni 30 e 31 maggio 2016. Mi impegno pertanto, qualora eletto sindaco, o anche nella eventuale funzione di opposizione, ad adoperarmi per la cancellazione del progetto. E mi impegno altresì in positivo per l’avvio di una iniziativa di seria pianificazione territoriale che delinei in modo concreto le linee di sviluppo economico, sociale e culturale del comune di Castel Giorgio e nel più vasto ambito dell’Altopiano dell’Alfina. Per arrivare ad una programmazione vincolante che favorisca lo sviluppo di attività coerenti con la vocazione agricola, turistica ed artigianale del Comune, e che queste stesse protegga insieme al territorio e al panorama, impedendo il sorgere di iniziative in contrasto con tali attività e con la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Mi impegno – in caso di nomina a Sindaco – a procedere come primo atto alla convocazione del Consiglio Comunale per riconfermare con Deliberazione del Consiglio l’atteggiamento ufficialmente assunto dalla precedente amministrazione, di concerto con altre 24 amministrazioni del territorio, di contrarietà chiara e ferma al progetto geotermico.
Firmato: Andrea Corridore, Andrea Garbini, Rodolfo Proietti, Claudio Tarmati
Presa di posizione dei candidati Sindaci al Comune di Acquapendente sui progetti di Geotermia
Come candidato Sindaco alle elezioni comunali di Acquapendente del 5 giugno 2016 esprimo la mia ferma contrarietà al progetto di impianto geotermico presentato a Castel Giorgio e a Torre Alfina dalla società ITW & LKW Geotermia SPA. In quanto il progetto – dopo attenta valutazione – presenta seri rischi sismici, per le risorse acquifere e per l’ambiente in genere, che vengono considerati eccessivi e potenzialmente dannosi per la salute ed i beni della popolazione, e per le attività economiche attualmente presenti sul territorio del comune. I forti rischi di terremoto sono confermati dal pesante sciame sismico nella zona nei giorni 30 e 31 maggio 2016. Mi impegno pertanto, qualora eletto sindaco, o anche nella eventuale funzione di opposizione, ad adoperarmi per la cancellazione del progetto. E mi impegno altresì in positivo per l’avvio di una iniziativa di seria pianificazione territoriale che delinei in modo concreto le linee di sviluppo economico, sociale e culturale del comune di Acquapendente e nel più vasto ambito dell’Altopiano dell’Alfina. Per arrivare ad una programmazione vincolante che favorisca lo sviluppo di attività coerenti con la vocazione agricola, turistica ed artigianale del Comune, e che queste stesse protegga insieme al territorio e al panorama, impedendo il sorgere di iniziative in contrasto con tali attività e con la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Mi impegno – in caso di nomina a Sindaco – a procedere come primo atto alla convocazione del Consiglio Comunale per riconfermare con Deliberazione del Consiglio l’atteggiamento ufficialmente assunto dalla precedente amministrazione, di concerto con altre 24 amministrazioni del territorio, di contrarietà chiara e ferma al progetto geotermico.
Firmato: Angelo Ghinassi, Francesco Luzzi, Solange Manfredi