ORVIETO – In questi giorni a tenere banco sulla Rupe è il caso Te.Ma che sta seriamente compromettendo il futuro del teatro Mancinelli e, in generale, della cultura orvietana. Ad accendere la miccia, in primis, è stata la revoca dell’incarico da direttore artistico a Enrico Paolini che sarà sostituito dall’attore regista romano Leonardo Petrillo.
Tanti i messaggi di solidarietà, tra cui quello dell’attore orvietano Pino Strabioli che, anzi, in un recente incontro con il sindaco, ha ribadito la propria disponibilità ad assumersi l’incarico senza gettone dal momento che il Mancinelli artisticamente gli ha dato i natali. Ma ormai la bomba è scoppiata tanto che l’assemblea dei soci della TeMa, in un clima tesissimo, si è conclusa con la non approvazione del rendiconto 2015 presentato dal cda dell’associazione.
«Al di là di ogni possibile motivazione che ha portato l’associazione in questa situazione – ha commentato il sindaco Giuseppe Germani in rappresentanza del Comune, socio di maggioranza – spiace constatare il rischio di dover interrompere, qualora la crisi non fosse rapidamente ricomposta, una collaborazione che dura da molti anni».
Sicuramente ad acuire la sfiducia nei confronti del consiglio sono stati la presentazione di un bilancio consuntivo in rosso e la decisione di sollevare Paolini dalle sue funzioni. Inoltre non è stato presentato nemmeno il previsionale 2016. Anche la politica è in fermento.
A esprimere dubbi sulla validità del voto è Cristina Calcagni di Scelta Civica. «Dei 25 presenti solo 10 hanno espresso voto contrario. Nove, compreso il sindaco Germani che hanno accolto con voto favorevole il bilancio consuntivo presentato dal consiglio di amministrazione e 6 astenuti. Riteniamo pertanto approvato il bilancio 2015, poiché il socio di maggioranza ha votato a favore».
Sel invita invece Germani a «rifuggire da nomine dal sapore politico» e a ripensare profondamente «il metodo di nomina all’interno del cda procedendo ad un vaglio delle effettive professionalità e capacità culturali, prima ancora che di gestione, dei suoi membri». Insomma, sono giorni concitati sulla Rupe e ricomporre i cocci non sarà facile. Anzi, ora bisognerà vedere che scenario si aprirà anche con Umbria Jazz Winter. Per domani è convocata una conferenza con il patron Carlo Pagnotta che già nei giorni scorsi ha incontrato sindaco e Fondazione Cro per discutere della cosa. Che sia in dubbio la prossima edizione?
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