L’attenzione al territorio vince. Nel campione significativo di sedici Cittaslow distribuite da nord a sud in otto regioni in cui si è votato domenica 5 giugno, l’esito delle urne è stato favorevole ai sindaci uscenti, di qualunque orientamento politico essi siano. “Cittaslow fa bene al territorio, e fa bene alla Politica virtuosa a favore delle comunità locali che diventano protagoniste del loro sviluppo e del loro futuro”.
Così ha sintetizzato Stefano Pisani, Presidente internazionale di Cittaslow, rieletto Sindaco di Pollica (Cilento, Salerno) con il 94,42% dei voti utili: un autentico plebiscito nella città che fu governata e rivoltata come un guanto da Angelo Vassallo, che oggi esprime un voto consapevole dell’importanza della partecipazione dei cittadini per orientare le scelte di governo locale.
Mentre è uscito un saggio dal titolo “Partecipare stanca” (a cura di Marco Guerzoni ed Elena Milanesi sulla Rivista Archivio di Studi Urbani e Regionali, Franco Angeli Editore), in cui si fotografa un’Italia svogliata e sfiduciata, le piccole comunità delle Cittaslow si “auto riparano”, alimentando reti che pur nelle difficoltà strutturali del momento innervano in modo positivo il tessuto sociale, dando fiducia e futuro a tutte le fasce sociali e di età. Non a caso il modello Cittaslow, basato sull’identità, la sostenibilità (sociale e ambientale) e la responsabilità, risulta più resistente e resiliente, nel contrasto alla desertificazione sociale e allo sfilacciamento etico e sociale prima ancora che economico.
Sommessamente e senza clamore ma in modo concreto e quotidiano, 80 città italiane (220 in 30 paesi nel mondo) operano in modo innovativo per “darsi futuro”, con creatività, innovazione, rispetto e memoria della propria storia. E’ così accade che – nonostante le ovvie differenze che rendono unico ogni territorio e per ciò stesso ogni confronto politico locale – il 90% dei sindaci di Cittaslow che si sono presentati al secondo mandato siano stati rieletti, che anche in caso di ribaltone i nuovi Sindaci di altro colore politico riconfermino i valori d’adesione a Cittaslow, e che nei casi dove la sindacatura era giunta al secondo mandato, quasi sempre vince una coalizione che è coerente con i principi e progetti Cittaslow. Da Turbigo a Tolfa, da Francavilla al Mare a San Potito Sannitico, da Borgo Val di Taro a Civitella Val di Chiana, da Vigarano Mainarda a Pollica, Cittaslow “fa bene al territorio, e fa bene ai cittadini”.