Lunedì 13 giugno Acquapendente festeggerà il copatrono Sant’Antonio da Padova. A partire dalle ore 18.00 il Parroco Don Enrico Castauro ed il collaboratore Don Cirillo saranno alla guida di una processione che si snoderà lungo il centro storico, accompagnata da moltissimi fedeli con in mano gli immancabili ceri. Al termine della Santa Messa verrà officiata una preghiera particolare al Santo che proprio in questi ultimi giorni, come avvenuto 320 anni fa, ha reso inerme Acquapendente alle scosse telluriche prodotte da un evento sismografico del quarto grado. Preciso il parallelismo, infatti, di quanto avvenne in quell’ormai lontano Giugno 1696 quando, due giorni prima della Festa stessa, la terra tremò con grandissimi danni, come racconta il Costantini, in Bagnoregio, Orvieto e Tuscania. Le preghiere dei fedeli, che in Chiesa celebravano la Novena in preparazione della Festa, salvarono Acquapendente. Il ringraziamento fu immediato. Sant’Antonio fu onorato con Processione solenne a tragitto completo, con la partecipazione delle autorità religiose e civili. Quella stessa Processione che si svolgerà, come detto, proprio Lunedì oltre che a parlare di invocazioni e gratitudine delle persone che con ceri la precedono e di quelli che pregando la seguono, terrà fede alla promessa che concludeva l’epigrafe di Padre Giulio Leonardi: “I tuoi favori a noi elargiti, saranno vivi nel ricordo, nei monumenti, nelle ricorrenze festive, nei cuori nostri e dei posteri”.
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