ORVIETO – Il Comune di Orvieto aderisce insieme ai Comuni di Viterbo e Chiusi al Bando indetto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2018, proponendo la relativa candidatura.
In tal senso la Giunta ha autorizzato il Sindaco a presentare al Ministero la manifestazione d’interesse per la candidatura unitamente ai Sindaci dei suddetti Comuni ed ha approvato il relativo protocollo d’intesa.
Come è noto, la disciplina della procedura di selezione per il conferimento del titolo “Capitale Italiana della Cultura 2018” emanata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo il 16 febbraio 2016, si prefigge i seguenti obiettivi: miglioramento dell’offerta culturale; rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica; incremento dell’attrattività turistica; utilizzo delle nuove tecnologie; promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi; conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale.
Anche la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2018 scaturisce dall’accordo del 2015 tra i Comuni di Bolsena, Cerveteri, Chiusi, Grosseto, Montalto di Castro, Orvieto, Tarquinia, Tuscania, Viterbo e la Soprintendenza archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale per l’attuazione del progetto “Etruria Experience” che, a sua volta, ha dato luogo all’Accordo Quadro sottoscritto il 6 maggio scorso tra i Comuni di Viterbo, Orvieto e Chiusi, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), la Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria Meridionale finalizzato alla divulgazione culturale ed educativa, attraverso la narrazione delle specificità di un territorio culturalmente omogeneo che vanta la proprie origine in epoca pre-etrusca e che ha visto la sua fioritura con l’affermarsi di questa civiltà. e che
Con l’Accordo Quadro, gli enti sottoscrittori si sono impegnati a condividere un programma di attività finalizzata a favorire, nel mondo della scuola, la conoscenza dell’Etruria, mettendo contestualmente in atto tutte le azioni necessarie per favorire la crescita culturale delle comunità rappresentate ed il turismo scolastico nelle aree geografiche interessate dal progetto.
Tra i criteri di selezione, per la Capitale Italiana della Cultura 2018, il bando ministeriale prevede appunto la condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interesse presenti sul territorio.
La sinergia tra i Comuni sottoscrittori è definita nel protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione nell’ambito della presentazione della candidatura congiunta e predisposizione del relativo dossier per il conferimento del titolo “Capitale Italiana della Cultura 2018”.
In particolare i Comuni si impegnano a coordinare le varie attività, individuando quale comune denominatore per i territori interessati l’asset “Etruschi” ed operando sulla base delle sinergie già attivate per il progetto “Experience Etruria” e l’Accordo Quadro con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), la Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria Meridionale per la promozione del turismo scolastico. Si impegnano, inoltre, a verificare la possibilità di promuovere la partecipazione delle Regioni di riferimento alla candidatura, anche attraverso la partecipazione alle attività di coordinamento.
In tal senso, istituiscono un Comitato tecnico-scientifico, costituito da 3 componenti esperti individuati nella misura di 1 per ciascun Comune, che avrà il compito di supportare la redazione del dossier di candidatura sulla base delle indicazioni programmatiche fornite dall’Assemblea dei Sindaci o loro delegati. Ciascun Ente firmatario predisporrà la documentazione relativa al proprio territorio ed un programma di attività per l’elaborazione del progetto comune. La segreteria del Comitato è individuata nel Comune di Viterbo. La partecipazione al Comitato ed all’Assemblea dei Sindaci e l’attività di segreteria sono rese a titolo gratuito.
Al Ministero verranno inviati: il programma delle attività culturali previste, della durata di un anno; il modello di governance e la struttura responsabile per l’elaborazione e promozione del progetto, per la sua attuazione e per il monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria; gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento.
(Fonte: Comune di Orvieto)