MONTECCHIO – Bocciata la chiusura dell’Ufficio Postale di Melezzole per razionalizzazione del servizio e condanna di Poste Italiane al pagamento delle spese di giudizio. Ha un esito chiaro e determinante la sentenza emessa dalla Terza Sezione del Tribunale Amministrativo del Lazio al quale si era rivolto il Comune di Montecchio per scongiurare la chiusura dell’Ufficio Postale della frazione di Melezzole che Poste Italiane voleva “razionalizzare” come tanti altri uffici del territorio nazionale. Ancora una volta a “rimetterci” dovevano essere i piccoli centri e le comunità locali, invece per Poste Italiane – ma soprattutto per i tanti comuni che si trovano nella stessa situazione del Comune di Montecchio – è arrivata un risposta estremamente chiara.
Nella sentenza vengono menzionati dei passaggi normativi che evidenziano quanto l’azione di razionalizzazione proposta da Poste Italiane debba rispettare le esigenze dei cittadini. “La chiusura di un ufficio postale – si legge nella sentenza – non può essere disposta solo per ragioni di carattere economico, senza considerare il criterio di distribuzione degli uffici postali […] e, soprattutto, senza ponderare il pregiudizio alle esigenze degli utenti derivante dalla chiusura dell’ufficio individuando valide soluzioni alternative, a tutela della coesione sociale e territoriale”.
Oltretutto la giurisprudenza già segnale come risulti “illegittimo – cita ancora la sentenza -, per difetto di motivazione, il provvedimento di chiusura permanente di un ufficio postale che faccia generico riferimento ad un ‘piano di efficentamento volto all’adeguamento dell’offerta all’effettiva domanda dei servizi postali in tutti i Comuni del territorio nazionale in ragione del comprovato disequilibrio economico di cui alla erogazione del servizio postale universale’, atteso che tale motivazione risulta disancorata da qualunque esplicitazione di fatti riferibili al caso di specie, tanto da ridursi ad una mera clausola di stile, replicabile in maniera identica in qualunque situazione”.
Notevole la soddisfazione del sindaco di Montecchio, Federico Gori, che – in qualità di Coordinatore dei piccoli Comuni dell’Umbria – insieme ad Anci e Regione Umbria si è battuto in tutte le opportune sedi per affrontare questo problema che oltre all’ufficio postale della frazione di Melezzole, coinvolge diversi comuni e frazioni umbri. “Esprimendo la mia personale soddisfazione per l’esito positivo del ricorso al Tar sulla chiusura dell’Ufficio postale di Melezzole – dice il primo cittadino di Montecchio, Federico Gori – ci tengo a porre la dovuta evidenza sui contenuti della sentenza che riportano il giusto equilibrio sulla valutazione del percorso di razionalizzazione che Poste italiane voleva mettere in campo, con l’effetto di privare molte comunità, in special modo quelle più piccole, di un presidio di vivibilità fondamentale.
Purtroppo quotidianamente le piccole comunità affrontano la battaglia per la difesa dei tanti presidi di vivibilità che oltre ai servizi di comunicazione interessano le scuole e la sicurezza pubblica. Per questo – conclude Gori – con Poste Italiane è stato aperto un tavolo di discussione sul futuro degli uffici postali della regione alla luce, anche, della sentenza relativa all’ufficio di Melezzole e all’esito degli altri ricorsi intrapresi da molti comuni umbri”.