di Maria C. Grillone Giustacuore
In qualità di cittadina porgo alla nascente Amministrazione del Comune di Castel Giorgio il mio benvenuto : il merito è stato riconosciuto e premiato. Il valore della ‘persona’ ha prevalso sull’appartenenza ideologica. Mi piace pensare a queste votazioni come all’accorrere della Comunità a fare muro in difea di ‘valori alti’ che non vanno traditi, nei quali nonostante le nosre fragilità ancora crediamo. Ora mi permetto di esprimere alcune considerazioni di buon senso comune, relative a un aspetto che può apparire marginale rispetto alla sostanza, ma che nel tempo, passata l’euforia popolare dell’oggi, riacquista il suo peso.
Nel momento in cui diventiamo figure istituzionali o personaggi in qualche ambito pubblici, inevitabilmente veniamo investiti del ruolo di ‘educatori’ nel senso che, nostro malgrado, siamo percepiti più o meno consapevolmente come modello, come punto di riferimento. Siamo sotto i riflettori . Allora la nostra responsabilità diventa grande. Senza nulla eccepire su ‘chi siamo’, tuttavia necessita che passi in secondo piano il nostro volerci sentire liberi di fare ‘cosa’ e ‘come’ vogliamo, poichè siamo chiamati a veicolare innanzitutto valori ideali e comportamentali – cioè il meglio di noi stessi – nei confronti di una comunità che non è un recipiente da colmare di sole cose materiali. Di qui l’importanza di curare anche la nostra immagine pubblica, sociale, relazionale: operazione che non è sinonimo di ipocrisia nè tinteggiatura di facciata. L’immagine è il contenitore che rivela il contenuto. Un tempo lontano chiedevo ai miei alunni: ” Se vedete un sacco di iuta pieno, che cosa pensate che contenga, acqua o farina?”. Siamo tutti, sempre, comunque educatori ed educandi. Alcuni più di altri. Con ciò, auguro buon lavoro all ‘Amministrazione Garbini, maggioranza ed opposizione.