“La storia economica dell’ Associazione TeMa si è costantemente caratterizzata per risultati di gestione in disavanzo con perdite che hanno costantemente deteriorato il patrimonio netto dell’Ente fortemente negativo e che, in parte, rimangono mimetizzate da una dubbia rappresentazione contabile di alcuni crediti vantati dall’Ente la cui reale esigibilità resta assai remota se non del tutto irrealizzabile”.
La relazione dell’assessore al bilancio Massimo Gnagnarini in ferimento allo stato di salute della Te.Ma, un ente dotato di autonomia giuridica propria e che rientra nel gruppo amministrativo allargato del Comune di Orvieto, lascia poco spazio alle interpretazioni. Anzi, dipinge una situazione incancrenita “in cui l’Associazione avrà un futuro se saprà trasformarsi in soggetto imprenditoriale che si misuri sul mercato in maniera profittevole impiegando gli utili prodotti per riequilibrare i propri conti e accrescere le proprie attività”.
Nel capitolo “debiti”, l’analisi di Gnagnarini, prendendo in riferimento gli ultimi dieci anni (2005–2014), è realmente preoccupante: “il totale dei debiti al 31/12/2014, nonostante l’assunzione di due mutui bancari per il loro consolidamento, è rimasto pari ad euro 1.814.192 ed è diminuito, rispetto al 2005, soltanto del 15%, quando il totale dei debiti era pari a 2.138.773 euro”.
Due le soluzioni avanzate dall’assessore:
• Il rinnovo della convenzione in scadenza quest’anno tra Comune di Orvieto e l’Associazione TeMa (300mila euro è la somma che il Comune dà alla Te.Ma tra un contributo pari alle rate semestrali, la quota associativa e altre risorse) vincolato a un Piano di risanamento finanziario che l’Ente deve adottare unitamente al bilancio di previsione 2016 e successivi dal quale emerga l’oggettiva capacità dell’Ente di assicurare una efficace gestione e proseguimento dei servizi affidati nonché la ricostituzione del suo patrimonio netto attraverso gli utili di gestione.
• La revoca immediata della convenzione per impossibilità dell’Associazione ad adempiere gli obblighi assunti e la contestuale reinternalizzazione della gestione dei servizi affidati.