di Marco Conticelli, vicesindaco di Porano
Torno sulla questione dell’edilizia residenziale pubblica per sollecitare la Conferenza di Zona dei Sindaci dell’ATI n.12 ad intraprendere azioni che possano sbloccare definitivamente una situazione non più sostenibile soprattutto per quei cittadini che, pur in presenza di diritti legalmente riconosciuti, sono nell’impossibilità di esercitarli per l’inerzia della Pubblica Amministrazione.
Ricordo a tutti che la Conferenza di Zona ha già incontrato per ben due volte, nell’agosto 2015 e nel febbraio 2016, i vertici dell’Ater Umbria.
Tante promesse, tanti impegni assunti ma poco o niente di effettivamente realizzato.
Nei nostri Comuni sono presenti diversi immobili che devono essere assegnati ai vincitori dei vari bandi ma molti devono essere oggetto di interventi di manutenzione straordinaria.
Solo ad Orvieto sono circa una ventina le case da assegnare e soltanto per cinque, dopo mille solleciti, sono iniziati gli interventi.
Nel Comune di Porano, nonostante la definitiva graduatoria del dicembre 2014, la famiglia assegnataria non può esercitare il proprio diritto all’abitazione soltanto perché l’Ater, dopo aver fatto anche sopralluoghi tecnici, non intende finanziare l’intervento di manutenzione nonostante gli impegni assunti.
Negli altri Comuni ritengo che, più o meno, la situazione sia la stessa.
L’aspetto più assurdo è che tra qualche mese si riapriranno i bandi con il concreto rischio che gli attuali assegnatari, in attesa della casa da quasi due anni, potranno vedersi superati in graduatoria da altri soggetti.
Chiedo quindi alla Conferenza di Zona dell’ATI n.12, che non può rimanere insensibile a queste tematiche di carattere sociale riguardanti la vita quotidiana delle persone, di calendarizzare l’argomento nella prossima assemblea al fine di assumere una posizione decisa nei confronti della Regione Umbria di cui l’Ater è strumento e diretta espressione.