L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA, di Luigi Pirandello
Teatro MANCINELLI – Orvieto<<<
SABATO 11 giugno 2016
Note di Alessio Tempesta
L’11 giugno 2016, alle ore 21 in prima replica ed alle ore 22 in seconda replica, torna dopo 15 anni al teatro Luigi Mancinelli di Orvieto, “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, spettacolo che nel 2000 aprì la stagione teatrale orvietana, e qui rappresentato l’ultima volta nel 2001, nato dalla collaborazione tra il Settore Giovani della Compagnia della Luna di Nicola Piovani (che ne curò allora le musiche) ed Associazione Te.Ma.
Lo spettacolo è un atto unico tratto da una novella del 1918, e venne rappresentato la prima volta in teatro nel 1922, a Milano.
Il testo è una delle pagine più belle della letteratura per il teatro, scritta dal grande autore siciliano, premio nobel per la letteratura nel 1934.
Si tratta del dialogo tra un uomo destinato a morire per un tumore, il quale è rapito dall’osservazione di ogni più piccolo dettaglio della vita, ed un occasionale avventore, tutto preso invece dai propri piccoli problemi, banali e di poco conto, difronte all’ineluttabilità della morte.
Alessio Tempesta, attore e regista di quell’allestimento originario, ha realizzato adesso una messinscena completamente nuova, con lo scopo di contribuire alla raccolta fondi a favore dell’associazione di volontariato Orvieto contro il Cancro che si occupa di assistenza fisica e psicologica ai malati di tumore, in occasione degli eventi di giugno organizzati per celebrare il ventennale di questa ormai storica ed importante associazione di volontariato Onlus per tutto il territorio orvietano.
“È un dato di fatto tristemente vero che ognuno di noi abbia avuto una storia di dolore e sofferenza tra i propri affetti – dice Alessio Tempesta – e questo spettacolo nacque per me con tali motivazioni.
Ma ho sempre creduto che un evento doloroso per alcuni debba trasformarsi in un’occasione di bene per altri; così ho conosciuto Aura Cintio, presidente di O.C.C. e soprattutto ho avuto il piacere di trovare un riscontro prontissimo nella sensibilità del Maestro Riccardo Cambri, nell’amicizia ventennale con Antonella Campanari e sua figlia Andrea Martina Tiberi, nell’entusiasmo generoso di Alberto Romizi, nel cuore di Sabrina Ceprini Presidente dell’associazione Te.Ma. che ci ha “aperto” spazi adeguati e lusinghieri, che non ci aspettavamo, per tornare a mettere in scena un testo così importante”.
Lo spettacolo non avrà una rappresentazione convenzionale in palcoscenico ma si svolgerà al Ridotto del Mancinelli, e prevede un massimo di 60 spettatori a replica.
“Per la drammaticità intima del tema trattato – scrive Alessio Tempesta nelle note di regia – ho voluto raccogliere gli spettatori in un ambiente più ristretto, rassicurante, nel quale generalmente ci si dilunga in chiacchiere banali (come per esempio accade quasi sempre in qualsiasi bar) dove nessuno di noi può sentire i discorsi degli altri avventori seduti ai tavoli. Ma se per magia potessimo abbassare il volume del nostro chiacchiericcio, forse potremmo sentire, ascoltare, capire, il dramma di un nostro vicino qualsiasi… siamo sempre presi dalle nostre piccole questioni quotidiane e non ci accorgiamo degli altri… questa messinscena è un’occasione di ascolto, anche dentro noi stessi, e di riflessione”.
Visto il basso numero di spettatori ammissibili alle repliche si consiglia di prenotare al n° 3477800714.
Il costo del biglietto è ad offerta. Tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione di questo evento hanno prestato gratuitamente la propria opera, permettendo così di devolvere l’intero incasso ad O.C.C.