—- Aggiornamento ore 11.22 —-
Scuole chiuse anche ad Orvieto e Fabro. Nuove scosse avvertite nell’Orvietano. Magnitudo 3.4 con epicentro ad Acquapendente.
A Castel Giorgio quattro edifici inagibili – Evacuate tre famiglie
Il report della Protezione Civile di Orvieto
Chiuse le scuole di Porano, Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio e Orvieto. La situazione più complessa è nel Comune di Castel Giorgio dove si stanno effettuando verifiche tecniche su circa 20 abitazioni private. Si controllano anche 12 abitazioni nel Comune di Castelviscardo. In entrambi i casi, i proprietari hanno trovato sistemazione provvisoria presso parenti e amici. A Castel Giorgio sono in atto anche verifiche su 4 strutture pubbliche del Comune.
Nelle varie attività di verifica sono impegnate 24 unità dei Vigili del Fuoco di cui, 10 operative a Castel Giorgio, 8 a Castel Viscardo e 6 ad Orvieto dove, dopo la prima verifica di tutte le Scuole della Città effettuata questa mattina, si stanno ripentendo gli accertamenti.
Ai Vigili del Fuoco si aggiungono, infine, 25 volontari della Protezione Civile complessivamente impegnati.
Quadri staccati dai muri, bicchieri rotti nelle credenze, crepe lungo i muri. E gente in strada. Alle 22.25 circa di ieri sera un violento terremoto – magnitudo 4.1 con epicentro a Castel Giorgio – ha sorpreso i cittadini dell’Orvietano. La scossa registrata ad un profondità di 15 chilometri dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata avvertita in maniera distinta in molti paesi limitrofi: Castel Viscardo, Ficulle, Monterubiaglio, Porano, Orvieto, Fabro, Baschi. Un enorme boato seguito poi da una violenta scossa ha tenuto paralizzati a letto molte persone, altre sono scese in strada, altre hanno dormito in macchina.
Una lunga nottata quella di ieri contrassegnata da paura e terrore. Subito è stata attivata la sala operativa della protezione civile di Orvieto che per tutta la notte ha monitorato la situazione e risposto alle chiamate di emergenza. Non sembrano esserci stati danni a cose o persone anche se sono ancora in corso i sopralluoghi dei tecnici dei vigili del fuoco ad alcuni edifici per verificarne la stabilità.
Dopo la prima scossa ce ne sono state altre di più lieve entità. L’ultima registrata dall’Ingv nella zona dell’epicentro è avvenuta alle 00.35 con magnitudo 1.7 ad una profondita’ di 8 chilometri.
Per sicurezza è stata disposta la chiusura di tutte le scuole di ordine e grado di Castel Giorgio e Castel Viscardo in attesa delle verifiche strutturali. Su ordine del sindaco di Orvieto Giuseppe Germani le scuole di Orvieto restano invece aperte, ma l’accesso sarà consentito agli studenti e al personale solo dopo le verifiche strutturali che saranno condotte da vigili del fuoco e protezione civile. Nel Lazio, la scossa è stata distintamente avvertita anche nella zona di Bolsena, a Grotte di Castro e Acquapendente.
Sui social, già dai ieri sera, ha cominciato a impazzare la polemica per il progetto legato alla geotermia da realizzare nei pressi a dove si è verificato l’epicentro del sisma. Una notizia che senza dubbio creerà non poche frizioni vista anche l’imminenza della tornata elettorale del 5 giugno per il rinnovo del consiglio comunale. Proprio per stasera il Coordinamento dei comitati dell’Orvietano, Tuscia e lago di Bolsena aveva convocato un incontro con i candidati sindaci di Castel Giorgio ed Acquapendente, i due paesi più sottoposti alla problematica geotermia, per la sottoscrizione di un impegno a contrastare questa scelta. Nelle prossime ore nuovi aggiornamenti.