ORVIETO – Mercurio nel Paglia, il sindaco si rivolge al ministero dell’Ambiente. A risollevare la questione, dopo 4 anni da quando è stata resa nota, è la consigliera grillina Lucia Vergaglia che ha portato a conoscenza della recente riunione dei portavoce del M5S al Senato, in regione Umbria e dei Comuni di Terni ed Orvieto sull’inquinamento dei corpi idrici umbri, in particolare del Paglia e del Nera che confluiscono nel Tevere sfociando nel mediterraneo.
“Osservato speciale – spiega Vergaglia riferendosi al Paglia – per le numerose contaminazioni da mercurio rilevate nei sedimenti e per gli sversamenti rossi non è mai stato oggetto di progetti seri e completi di bonifica o messa in sicurezza, ad Orvieto questa condizione ha creato non poco scalpore quando l’inquinamento di mercurio rilevato in discarica si è sovrapposto ai rilievi nel fiume. Attualmente vige un pressochè inosservato divieto di pesca sul bacino nel Comune iniziato nel novembre 2012 ed avente causa il blocco dei depuratori per l’alluvione e, nella distrazione amministrativa, mai revocato”.
La consigliera del M5S cita poi lo studio Grey del 2013 (Long-distance transport of Hg), presentato, tra gli altri, dal consigliere regionale Liberati.
Studio da cui sarebbe emerso che non solo “i sedimenti del Paglia risultano contaminati come già potemmo far rilevare lo scorso anno in occasione dei rilievi di Arpa e della stessa Acea sul fiume all’altezza della discarica di Le Crete – aggiunge Vergaglia – ma che la biodisponibilità e la diffusione del contaminante si è estesa anche alla parte investita dall’alluvione ed alla flora e fauna fluviale”. Data la delicatezza dell’argomento il sindaco Germani ha subito spiegato che la situazione è da tempo all’attenzione del Comune.
“Sin dal 2012, a seguito dell’innalzamento del parametro mercurio conseguente alla ben nota alluvione – ha riferito Germani – il mio predecessore Toni Concina dispose una ordinanza di divieto di pesca, che è tutt’ora vigente.
I dati dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente / ARPA hanno aumentato la soglia di attenzione, tanto che è stato fissato per venerdì mattina un incontro fra tutti gli organismi competenti per definire il problema che, va ricordato, interessa tutta l’asta del fiume Paglia, non solo Orvieto e, come tale, comporta una attenzione da parte del Ministero dell’Ambiente al quale ci siamo rivolti”.
“A tale scopo, al fine di reperire le risorse necessarie – conclude il sindaco – sarà utile il ‘Contratto di Fiume’ che abbiamo attivato da oltre un anno. Dall’incontro di venerdì scaturiranno le eventuali azioni da intraprendere a tutela dell’ambiente e degli eventuali riflessi sulla salute pubblica. Il fenomeno è quindi puntualmente monitorato da tutti gli organi competenti”.
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