di Santina Muzi
<<È lei l’artista?>>
Lui, Francesco Catteruccia, si schernisce ma i visitatori che nella giornata del 1 maggio affollano la sala di Sant’Agostino a Castel Viscardo sono veramente entusiasti e sorpresi. Tra questi anche l’assessore all’istruzione Fiorella Santi che non lesina complimenti. È da bambini giocosi divertirsi a dare anima a composizioni in base alle idee che affollano la mente. Foglie e fiori raccolti nelle varie stagioni, fatti essiccare e poi disposti su cartoncino, acquistano vita nuova in ambienti da favola, tali da far immaginare mondi lontani nel tempo e nello spazio: fondali marini, barriere coralline, castelli incantati, l’antico borgo arroccato sull’altura, le case raggruppate una accanto all’altra. E barche, barche antiche in navigazione sul Nilo, le palme ombreggianti…
“È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi…ma lagrime ancora e pensieri suoi.”, scriveva il Pascoli. Un fanciullino che si diverte attraverso l’immaginazione e la sensibilità e sa cogliere il bello anche nel quotidiano con meraviglia ed entusiasmo.
<<La passione è iniziata presto.- dice Francesco -Prima di tutto quando frequentavo l’Istituto Agrario di Bagnoregio facevo gli erbari. La passione nasce da lì. Poi, durante il militare, quando non avevo niente da fare raccoglievo fiorellini, foglie… Li mettevo dentro un libro… e poi ci facevo dei cartoncini che spedivo a Daniela (la moglie), agli amici…>> E c’è chi ancora conserva con cura i cartoncini di allora, come si fa con le opere d’arte.
<<Il salto è stato breve. Io li facevo per me poi, visto che venivano apprezzati, ho incominciato a comporre piccoli quadri. Quando io e mia moglie ci siamo messi a fare il giardino naturale (la coppia ha un vivaio), la cosa è diventata ancora più gradevole perché , oltre le piante spontanee, potevamo contare anche sulle piante esotiche, quindi la scelta era anche più ricca e varia. La passione è andata così. Andando avanti, le composizioni venivano sempre più belle, davo sempre più spazio alla fantasia e sono arrivato a questo punto. Io le facevo per me, perché ci trovavo gusto, poi venivano gli amici e, visto che le apprezzavano, mi piaceva regalargliele.>>
Catteruccia non è nuovo alle mostre. Più d’una volta ha partecipato sul tema del giardino naturale, però questa è l’unica volta che espone liberamente le sue composizioni e i “quadretti”, come lui stesso li definisce.
La mostra “Il giardino naturale: Poesia, arte e natura”, inaugurata sabato 30 aprile dal sindaco Daniele Longaroni e dall’assessore alla cultura Luca Giuliani, con la partecipazione di Vera Bianchini e di Maria Luisa Faraoni Quaranta, resterà aperta fino al 4 maggio quando a Castel Viscardo termineranno i festeggiamenti di Santa Croce.