ORVIETO – L’appuntamento è per sabato 28 maggio alle 21.15 con la 51esima Staffetta dei Quartieri che vedrà protagonisti quattro quartieri e dieci frazionisti, tra cui un master 40 e una donna.
Il percorso – come consuetudine vuole – è lungo 900 metri e attraversa Piazza Duomo, Via Soliana, Piazza Marconi, Via Cesare Nebbia, Corso Cavour, Via Duomo e di nuovo Piazza Duomo.
Organizzata dal Comune di Orvieto e dalla Libertas vede protagonisti CORSICA, OLMO, S. MARIA DELLA STELLA, SERANCIA, che si danno battaglia con 10 frazionisti tra cui una ragazza e un master 40 lungo quel percorso “rompi gambe e fiato” che va da piazza Duomo a Piazza Marconi, gira al teatro Mancinelli fino al Moro e quindi ultima impennata per via del Duomo fin all’arrivo di fronte alla Cattedrale.
L’olmo vincitore delle ultime 5 edizioni si ripresenta favorito anche se orfano del suo capitano Marco Settimi ( dopo 16 consecutive presenze) , ritorno invece nel Santa Maria della Stella di Alessio Stocchetti che molte volte ha portato alla vittorie il suo quartiere. Daranno ancora battaglia per la vittoria finale i forti atleti del Corsica squadra compatta e competitiva, come cercheranno di migliorare il terzo posto dello scorso anno i ragazzi del Serancia di Luciano Fringuello.
La manifestazione si apre alle 21.15 con la Mini-Staffetta dei Quartieri, riservata ai bambini fino ad 11 anni organizzate dalla Libertas Orvieto.
Seguono alle 21.40 la Staffetta dei Quartieri dei ragazzi delle Scuole Medie, realizzata in collaborazione con l’associazione Semaforo Verde. Alle 22, in Piazza Duomo, arriveranno gli atleti della Staffetta del Corpus Domini “Praga-Bolsena-Orvieto”, guidati da Ennio Colombini, giunta quest’anno alla sua decima edizione. Subito dopo verranno estratti i biglietti della lotteria abbinati ai quartieri e alle 22.30 viene sparato in aria lo start della 51esima Staffetta dei Quartieri. Speaker d’eccezione il prof. Carlo Moscatelli.
La Staffetta dei Quartieri fu pensata per gioco dai ragazzi del Centro Turistico Giovanile, gruppo di ispirazione cattolica, con la benedizione dell’ allora Vescovo di Orvieto S.E. Mons. Francesco Pieri, per ripercorrere idealmente quel tragitto compiuto dal Sacro Lino da Bolsena ad Orvieto.
Il Vescovo, con la Fiaccola portata dagli atleti, accendeva i ceri votivi della città nella Cappella del SS. Corporale, che poi veniva esposto all’adorazione dei fedeli. Non c’era l’agonismo sportivo, ma lo spirito che si ritrovava in tutte le iniziative del Centro, il divertimento e lo stare insieme. Poi è diventata anche una gara, con le sue regole, variate nel tempo, il percorso è mutato così come le squadre partecipanti, ma la sua essenza è rimasta la stessa: una Manifestazione che non avrebbe un cuore e un’anima se non fosse legata alla festività del Corpus Domini.
Oggi tutti gli atleti corrono intorno al Duomo, il pubblico può seguire e appassionarsi alla gara, ed ha conservato comunque intimamente quel legame imprescindibile con la festa del Corpus Domini : non è segno esteriore l’accensione del Tripode, anzi è proprio quello il legame con la prima “Fiaccola della Verità” che non si è mai sciolto.. inoltre i quartieri escono il giorno della Processione,nel Corteo Storico, secondo l’ordine di arrivo della staffetta.