ORVIETO – Bidoni dei pannolini blindati e sacchetti maleodoranti sparsi per la città. Immagini che non fanno di certo onore ad Orvieto specie in un periodo di festa come questo. In molti, soprattutto anziani e mamme, si sono trovati spiazzati in questi giorni quando hanno visto apparire sul coperchio del contenitore per i pannolini la serratura per aprire e chiudere il bidone. Ovviamente, senza chiave.
“Per avere la chiave – spiegano dalla Cosp – bisogna fare la domanda. Per fare la domanda bisogna andare all’Urp di piazza della Repubblica e poi, richiesta alla mano, andare al front office della Cosp a Bardano”. Sembrava facile. Peccato che all’Urp ne sapessero poco che niente. “Forze l’operatore con cui ha parlato – prova ad azzardare l’impiegata comunale – intendeva la domanda che andava fatta prima che fossero messi lucchetti”. Quella cioè dove si specifica che a casa c’è un anziano o un bambino che usa i pannolini. “Provi a compilare questa e metta il numero di telefono. Qualcuno le farà sapere”. Peccato che però la cosa non fosse mai stata resa nota nè prima che si avviasse l’indifferenziata nè prima, magari con un avviso scritto anche a penna, che arrivasse il lucchetto.
Ma nel frattempo che Cosp e Comune si mettono d’accordo su come risolvere il problema dei lucchetti, che si fa? Si butta tutto nell’indifferenziato. E per chi a casa ha il cosiddetto “mangia pannolini”, quel cestino che con una speciale chiusura ermetica impedisce ai cattivi odori di spargersi per tutta casa, il problema può dirsi relativo. Ma per chi invece deve aspettare quell’unico giorno settimanale per il ritiro del rifiuto indifferenziato potrebbe essere davvero un problema. Si parla di pannolini, non certo di saponette. La questione è stata affrontata anche dalla consigliera del M5S Lucia Vergaglia. “Abbiamo depositato sin dal 21 maggio una interrogazione al Sindaco sperando che intanto l’atto formale portasse ad una immediata risoluzione della situazione – dice – ma così non è stato pertanto, dopo avere dato il tempo all’Amministrazione a porre rimedio, siamo costretti a dare informazione ed a chiedere intanto un’azione di ripristino del decoro e dell’ordine urbano in attesa di una risposta in Consiglio sugli intendimenti della Giunta Germani”.
“Personalmente, da mamma, ravviso un vero e proprio comportamento strategico ai danni delle famiglie e delle giovani coppie che vengono messi quasi di proposito in conflitto generazionale con i residenti più anziani, lasciando che i diritti di tutti vengano scambiati per privilegi di pochi. Persino il generoso tentativo di introdurre i pannolini lavabili con sgravi fiscali resta lettera morta se non perseguito e pubblicizzato, ma seppellito in una pagina del Bilancio comunale.
Così oggi rileviamo che, con questi presidi sanitari lasciati in abbandono per mancanza di alternative concrete e praticabili, la città risulta probabilmente esposta a rischi sanitari e sicuramente uno spettacolo indecoroso. Sarebbe stato semplice, come si fa con i cartelli ai parcheggi, avvertire e dare indicazioni invece si è scelto, come al solito, un atto d’imperio facendo, come al solito, una figuraccia. Amministrare non è impedire l’accesso ai servizi e poi lamentarsi delle prevedibili intemperanze dei cittadini verso un Comune burocratico e lontano. Amministrare è piuttosto riconoscere le esigenze presenti e future della Comunità e farsene interprete realizzando le soluzioni. Cosa c’è di così difficile?”.