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presenta
“Tribute To Charlie Haden”
08trio – Andrea Vergari: piano, Massimo Frellicca: contrabbasso, Lucio Giovannella: batteria.
alla “Valvola” Sabato 2 Aprile ore 22.
“A cosa serve la musica? A far dimenticare la bruttezza e la tristezza che circondano il mondo” Charlie Haden.
L’11 luglio del 2014 è scomparso uno dei più grandi contrabbassisti della storia del jazz “Charlie Haden”, in quell’estate abbiamo iniziato a suonare qualche nuovo brano di questo grande musicista e compositore.
Per la verità era già da tempo che tentavamo di proporre pezzi scritti da Charlie Haden come “Song For Che” o “Waltz For Ruth”, un bellissimo valzer che Haden ha scritto a sua moglie, la cantante Ruth Cameron, che abbiamo registrato nel nostro primo cd “08trio Live in Studio” nel 2011.
Un altro brano che ci ha avvicinato al grande contrabbassista è “Charlie Like”, presente sul nostro ultimo cd “Originals”, composto e dedicato da noi nel 2012 proprio ad Haden.
In quei giorni era fortemente presente anche il ricordo di Haden ad Orvieto, nel 1998 ad Umbria Jazz Winter #5 e del suo bellissimo seminario dal titolo “Alla scoperta della tua voce, nel tuo strumento, nella spiritualità della musica”.
Nei mesi successivi alla scomparsa di Haden, abbiamo iniziato a cercare e poi a scoprire nella sua discografia dei brani scritti da lui, poco suonati e conosciuti, ma di una bellezza travolgente e pian piano è maturata la voglia di dedicargli un “Tributo”.
L’ idea è quella di evidenziare l’Haden “compositore” e la sua capacità di scrivere melodie, ripercorrendo le varie fasi della sua vita musicale, prima come inventore del Free Jazz e poi come leader di gruppi che hanno fatto la storia del jazz moderno.
Alcuni brani che abbiamo scelto sono stati scritti da Haden dalla fine degli anni ’60 ai primi anni ’70, quando il Free Jazz la faceva da padrone. Oltre al già citato “Song For Che” abbiamo inserito recentemente “Chairman Mao” inciso con un suo quartetto chiamato Old And New Dreams; sono pezzi che hanno un significato anche politico, come l’orchestra che creò nel 1969, la “Liberation Music Orchestra”.
Haden affascinato dalle orchestre di Duke Ellington e Count Basie da vita infatti ad un collettivo di musicisti che chiamò “Liberation Music Orchestra”; l’aspirazione era rendere omaggio ai patrioti e partigiani di tutti i tempi e di tutti i luoghi, a quei cittadini che avevano reagito all’oppressione colonialista e imperialista senza far parte di eserciti, a quelle donne e a quegli uomini che si erano mobilitati volontariamente per difendere il proprio popolo da dittature e occupazioni.
L’idea del contrabbassista fu quella di trattare con sperimentazioni Free i brani della tradizione popolare spagnola o comunque latina.
Abbiamo arrangiato ”Song For Che” e “Chairman Mao” in modo da non perdere quel significato di ribellione che il Free Jazz manifestava, ma allo stesso tempo abbiamo inserito un walking veloce caratteristico del jazz modale.
Un altro brano che suoniamo dedicato ai popoli oppressi dalle dittature, è una beguine “Our Spanish Love Song”, è un pezzo diventato famoso, come molti altri composti da Haden, perché inciso con Pat Metheny.
Secondo JazzIt, per come Haden viveva le oppressioni dei popoli in età giovanile, sarebbe partito dall’America per andare a lottare insieme ai partigiani Spagnoli contro la dittatura militare.
Durante la ricerca dei brani, pensavamo come fosse possibile che un musicista così tanto rivoluzionario musicalmente, insieme a Ornette Coleman negli anni ’60 crearono l’ ”armolodia” o “unisono armonico”, potesse scrivere brani così melodici e potesse suonare così poche note e far capire tutta l’essenza della musica.
Negli anni ’70 Haden incontrò Alice Coltrane sassofonista e arpista nonché moglie di John Coltrane, era il periodo che frequentava gli ambienti dell’avanguardia, la relazione musicale fu così profonda che Haden scrisse un brano per Alice che chiamò “For Turija”, una melodia struggente, profonda, essenziale, che ci piace molto suonare. Turiya è il nome induista di Alice Coltrane.
Un altro momento determinate nella storia musicale di Haden è rappresentato dalla costituzione del “Quartet West” alla fine degli anni ’80, allorquando si trasferì da New York a Los Angeles.
Di questo periodo abbiamo deciso di suonare 4 brani, una ballad dal nome “First Song” che Haden dedica ancora a sua moglie Ruth, un blues minore “Bay City”, un’altra ballad “Nigthfall” che suoniamo con tempo medium ed infine un calypso chiamato “Child Play”.
Questo è un periodo dove l’ispirazione di Haden deriva dalle atmosfere mitologiche della Los Angeles, la città del film “Noir”, del jazz “straight-ahead”, insomma è il periodo dove provò a creare un’immagine nostalgica e crepuscolare della Città degli Angeli.
Sono brani che registrò più volte negli anni successivi e con formazioni diverse, ma la formula del “duo” è sempre piaciuta ad Haden. Collaborazioni eccezionali con tutti i più grandi del jazz, tra gli altri Kenny Barron, Gonzalo Rubalcaba ancora con Paul Bley ma soprattutto Keith Jarret, con il quale negli anni settanta diede vita ad un trio che gettò le basi per il jazz del futuro, alla batteria c’era Paul Motian.
Nel 2007, per i 65 anni di Jarrett in duo hanno inciso il capolavoro “Jasmine”
Un blues che suoniamo da tempo è “Blues For Pat” che Haden ha scritto per Pat Metheny, i due musicisti erano legati fortemente da una grande affinità artistica e da un profondo rapporto di amicizia.
L’appuntamento è per sabato 02 aprile alle ore 22.00 alla “Valvola”.