di Marco Conticelli
L’analisi del Consigliere Olimpieri in merito all’ultimo consiglio comunale di Porano è condivisibile laddove si evidenziano alcuni atteggiamenti sicuramente deplorevoli che non costruiscono nulla rispetto al perseguimento dell’interesse collettivo, compito primario del consesso cittadino e dei singoli consiglieri.
Deplorevoli per il linguaggio usato da un consigliere di maggioranza comunque causato “ad arte” dal comportamento, altrettanto deplorevole e provocatorio, di un consigliere di minoranza che si rifiuta di presentare una SUA interrogazione che si trascina da tempo a causa delle SUE continue assenze alle sedute consiliari.
Deplorevoli per l’atteggiamento di una cittadina che, tra il pubblico, ritiene di intervenire senza averne alcun titolo, considerando che questo diritto è riservato esclusivamente ai consiglieri che sono stati ELETTI.
Non condivisibile, invece, la volontà di considerare “arringa” un intervento invece fatto con veemenza, perché particolarmente “sentito” ma sempre nei limiti della correttezza, di una consigliera comunale che esprime lecitamente un parere.
La ciliegina sulla torta, semmai, è del consigliere Olimpieri che non fa sconti nemmeno alla Prefettura accusandola di “non vedere” e “non sentire”.
Nel merito invece della discussione prettamente politica, il Consigliere Olimpieri dice cose non vere.
Cose non vere si dicono quando o non si è capito o si falsifica volutamente la verità.
Propendiamo per la prima e spieghiamo ulteriormente.
L’Amministrazione comunale ha il compito di individuare entro il 30 aprile le tariffe e le modalità di pagamento del servizio Tari per il 2016 e lo fa proponendo il pagamento in acconto tramite tre rate, pari a circa il 60% calcolato sull’importo accertato e dovuto dal contribuente a titolo di TARI 2015.
Questo perché, ed è stato ben spiegato in Consiglio ma era già contenuto nella proposta di delibera a disposizione dei Consiglieri, l’ATI 4 deve ancora approvare definitivamente il Piano Economico Finanziario per il 2016 e i dati pervenuti un’ora prima del Consiglio comunale, pur confortanti, non hanno ancora il crisma dell’ufficialità.
Lo sconto di circa 34.000 euro di cui si parla troverà pertanto ufficialità nell’approvazione del PEF da parte dell’ATI 4 e successivamente da parte del Consiglio cittadino.
Ricordiamo che tale riduzione scaturisce da una vera e propria “battaglia politica” portata avanti in primis dal Comune di Porano e dal suo Sindaco che ha consentito di far approvare una rimodulazione delle tariffe a vantaggio di quei Comuni, e Porano è tra questi, che originariamente pagavano di più.