di Dante Freddi
Il M5S Orvieto ha proposto di rilanciare il Centro studi Gianni Rodari e il Premio Rodari. un tema caro a molti che anni addietro si sono impegnati per valorizzare la figura dello straordinario scrittore per l’infanzia, la sua opera, il Premio.
Il Centro studi Gianni Rodari ha una storia travagliata di rapporti difficili con la famiglia dello scrittore, che hanno determinato, al di là delle responsabilità di ciascuno, uno dei principali motivi della fine di quel poderoso lavoro che qui a Orvieto si stava compiendo intorno a Carmine De Luca, prematuramente scomparso, Luisa Salvadori, Stefano Talamoni e tanti altri. Per qualche anno ho frequentato quell’ambiente come direttore della rivista del Centro “C’era due volte” e se purtroppo l’iniziativa si è spenta le motivazioni sono molto più profonde del semplice disinteresse della politica.
Ma il tempo passa e può anche accadere che si riesca a rimettere insieme Centro e Premio, se Orvieto vorrà davvero ravvivare una delle sue anime, da anni spenta, di “citta della Cultura”, aggiornando questo obiettivo del vecchio Progetto Orvieto, che è in simbiosi con la vocazione turistica e può arricchire il brand della città soltanto organizzando e valorizzando quanto c’è, dal sistema museale al Centro Studi citta di Orvieto al Centro studi Rodari al Campus di Vetrya.