di Dante Freddi
Cinque ore di dibattito intenso, Consiglio comunale fino a notte inoltrata per approvare all’unanimità del Consiglio la mozione sulla discarica Le Crete presentata da Partito Democratico, Per Andare Avanti, Sinistra Ecologia e Libertà. La mozione presentata dai consiglierei di maggioranza e minoranza, primo firmatario Tardani, poi Sacripanti, Olimpieri, Luciani, Meffi, Taddei, Belcapo, Vignoli, Cotigni, Pettinacci, è stata approvata con i 4 voti della minoranza e l’astensione della maggioranza, anche degli stessi firmatari, perché la politica, quando si esercita in politichese, porta anche ad azioni a volte incomprensibili, sorrette da giustificazioni di lana caprina, e impedisce quello slancio unitario che è necessario quando c’è realmente bisogno di unità.
È inutile in questo momento riportare i diversi interventi, tutti con una loro ragionevolezza, a destra e a sinistra, ma tali da non riuscire a trovare quell’unità che oggi Germani ha bisogno di rappresentare nei confronti della Regione e dell’Auri, dove si andranno a concretizzare le future scelte di politica ambientale e dei rifiuti in Umbria.
La serata era iniziata in un clima altamente positivo sui temi ambientali e tutto il Consiglio comunale aveva approvato la proposta di legge di iniziatica popolare “Principali misure attuative e coordinate delle politiche regionali e ambientali; promozione della cultura ambientale e della gestione dei rifiuti”, che ora potrà essere accolta direttamente dalla commissione regionale e iniziare il suo iter, dopo aver raccolto già 2.5oo firme.
Dopo una lunga riunione dei capigruppo e l’approvazione della proposta di legge sembrava che si potesse raggiungere con facilità una soluzione unitaria e approvare velocemente una mozione su Le Crete, perché tutti, in sostanza, vogliono la stessa cosa: che Orvieto non diventi la discarica né del Ternano né dell’Umbria.
Ci sono volute ore di dibattito tirato, a volte particolarmente acceso, per arrivare infine all’approvazione della Mozione presentata da Maurizio Talanti per conto della maggioranza.
La minoranza, dopo aver tentato con ragionevolissime argomentazioni di arrivare alla votazione di un solo documento unitario o alla votazione unitaria di tutte e due le mozioni, date le difficoltà in campo, che potevano portare alla rottura, ha espresso un voto positivo alla mozione della maggioranza.
E’ stato un atto di fiducia nel sindaco Germani, una spinta onesta e responsabile al rafforzamento della sua posizione a difesa degli interessi di Orvieto.
In tanti anni che seguo il Consiglio comunale di Orvieto devo ammettere che in questa delicatissima questione la minoranza ha dato prova di responsabilità che raramente si riscontra, a destra e a manca. Insomma, oggi il Consiglio comunale ha offerto una buona prova di sé, politicamente onorevole.
La spinta delle tante persone che in questa settimana sono state sensibilizzate sull’argomento della discarica e ci “hanno messo la faccia” ha contribuito a smussare qualche spigolo, perché nessuno poteva permettersi di deludere gli orvietani o raccontare storie incomprensibili per giustificare piccoli interessi di visibilità politica. Una vittoria di tutti, una grossa responsabilità per Germani, che con la sua caparbietà dovrà interpretare visioni che hanno anche sfumature diverse ma dànno ormai per scontato che discarica così com’è non fa parte del progetto di sviluppo dell’Orvietano. Segue la mozione approvata all’unanimità.
OGGETTO: Mozione ai sensi dell’art. 32, comma 2, lettera a) del Regolamento Comunale:
“ Orvieto e l’orvietano per una nuova programmazioneregionale della gestione dei rifiuti ”, mozione dei Gruppi di Maggioranza (Partito Democratico, Per Andare Avanti, Sinistra Ecologia e Libertà.
Premesso che:
- Il Consiglio regionale, sulla base del mutato quadro normativoin materia di rifiuti con deliberazio- ne n. 308 del 25 febbraio2014, ha approvato un ordine del giorno che impegnava la Giuntaregio- nale a produrre, entro il mese di giugno 2014, una propostadi adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR).
- A seguito dell’incontro del 10 febbraio 2015 di presentazionedell’adeguamento del Piano Regio- nale di Gestione Rifiutipromosso all’interno della consulta Ambiente Energia e ServiziIdrici di ANCI Umbria. I Comuni, ognuno per necessità diverse,come la geomorfologia del territorio o la presenza o meno distrutture di smaltimento e stoccaggio di rifiuti, hanno osservato edevidenziato punti di criticità proponendo modifiche edintegrazioni al suddetto PRGR.
Il Comune di Orvieto osservava che l’analisi dell’attuale gestione dei rifiuti in ambito regionale, e più dettagliatamente in ambitolocale ATI4, descrive una situazione di preoccupante criticità del trattamento finale dei rifiuti urbani. Risulta infatti che con gliattuali flussi dei rifiuti la capacità re- sidua della discarica aservizio della ATI4, sita in località Le Crete nel Comune diOrvieto, si esau- risca entro il 2016. Considerato che il Comune diOrvieto si è impegnato a porre in atto tutte le mi- sure dei dati chesi rendano necessari per scongiurare ogni e qualsiasi ipotesi diampliamento della discarica esistente chiede alla Regione Umbriae ATI4, in attesa dell’adeguamento impiantistico per il trattamentodella frazione secca da avviare alla valorizzazione (recupero dimateria e ho pro- duzione di CSS) di intraprendere, con lamassima urgenza, tutte le azioni per una drastica riduzione delconferimento in discarica della frazione secca prodotta dagli impianti attualmente esistenti.
- Con D.G.R. 360 del 23 Marzo 2015 la Giunta Regionale, conl’obbiettivo di elevare la qualità am- bientale ed economica delsistema di gestione integrata dei rifiuti dell’Umbria puntando sullastra- tegia “rifiuti zero”, ha definitivamente adottatol’adeguamento del Piano Regionale Rifiuti.
- Il PRGR ha fatto proprie le politiche ambientali definite inambito comunitario, in particolare dal VI Programma d’azione perl’ambiente dell’Unione Europea (2001-2010) e dalla direttiva98/2008 che affermano la priorità di interventi mirati allaprevenzione della produzione di rifiuti sia in ter- mini quantitativisia qualitativi. Il Servizio regionale competente, in ossequioall’art. 19 della L.R. n. 11/2009, ha quindi prodotto “Il Programmadi prevenzione e riduzione della produzione dei ri- fiuti e primemisure per la preparazione al riutilizzo”, tale programma è daintendersi come stru- mento per l’attuazione delle misurenecessarie alla riduzione delle produzione dei rifiuti e della lo- ropericolosità per la Regione Umbria e per tutti gli enti locali delterritorio
- Per quanto riguarda lo smaltimento in discarica, la proposta diPiano definisce il ruolo strategico, delle volumetrie residue degliimpianti attualmente in esercizio stabilendo che la gestione degli smaltimenti sia da regolarsi su base regionale attraverso unacomplessiva visione che tenda a pre- servare la vita e lafunzionalità degli impianti.
Considerato che:
- Il sito orvietano fa parte del sistema regionale di raccolta,smaltimento e trasformazione dei rifiuti e che con tale realtà ènecessario rapportarsi, non certo per subire imposizioni, ma percompartecipa- re da protagonisti alle scelte al fine sia dicontribuire al miglioramento complessivo del sistema che diottenere, nel rispetto di tutte le garanzie di sicurezza e di tuteladelle condizioni ambientali, il massimo dei vantaggi per lecomunità del territorio (risparmio per i comuni e per le famiglie,oc- cupazione di forza lavoro, altre opportunità, fino all’istituzionedi un sistema formativo periodico del personale che si occupa dirifiuti);
- Nel novembre 2014 il Consiglio Comunale si è espressoall’unanimità sulla mozione avente oggetto “DIVIETO DIAMPLIAMENTO AL 3° CALANCO DELLA DISCARICA SITA ILLOCALITA’ “LE CRETE””
- Il Servizio Regionale Qualità dell’Ambiente: Gestione Rifiuti ed Attività Estrattive con nota prot. n. 0028596del 25 febbraio2011 evidenziava “… una situazione di criticità nel sistema di smalti- mento regionale dovuta al contemporaneo esaurimentodelle discariche attualmente autorizzate e alla tempisticanecessaria all’approvazione dei progetti di ampliamento e larealizzazione dei la- vori previsti. Per quanto riguarda inparticolare la discarica di Orvieto, pur in presenza di una vo- lumetria residua che al ritmo degli attuali conferimenti ne faprevedere l’esaurimento entro la fine del 2013, si sottolinea lanecessità di procedere all’approvazione del progetto diampliamento del secondo calanco.
- Il Comune di Orvieto, con nota prot. n. 0056255del 14 aprile2011 del segretario generale, comu- nica che la Giunta comunaledi Orvieto, composta tra gli altri dal Sindaco Antonio Concina edal- la Vice Sindaco Roberta Tardani, con atto di indirizzopolitico n. 67 del 30 marzo 2011 approvava le relazioni degli ufficicomunali competenti (Ufficio PRG, Ufficio ambiente-energia-impianti- edilizia scolastica, settore Urbanistica-edilizia privata)relativamente la procedura V.I.A. relativa al progetto direvamping dell’impianto di trattamento rifiuti ed ampliamentodella discarica per ri- fiuti non pericolosi;
Preso Atto che:
- Alcuni elementi della politica regionale, una parte allaprogrammazione d’ambito e una certa poli- tica locale dei rifiuti(ritardi nel rendere sistematica la raccolta differenziata conconseguente con- ferimento nella discarica di Le Crete;opposizione senza alternative allo smaltimento della frazione secca nell’inceneritore di Terni, che ha costretto a riversareun’enorme quantità di essa in discarica; mancanza di un piano direcupero dei fanghi biologici dei depuratori comunali; ecc.), hannoinde- bolito il potenziale espressivo e di innovazione dellesoluzioni di gestione dei rifiuti in questo terri- torio;
- La Regione dovrà necessariamente instaurare un confrontocostante ed una collaborazione costruttiva e fattiva per dialogarecon Orvieto sull’ottimizzazione della pianificazione per oggi e perdo- mani;
- La transizione verso un’economia circolare è al centrodell’agenda per l’efficienza delle risorse stabilita nell’ambito dellastrategia Europa 2020 sulla crescita intelligente, sostenibile einclusiva. In questo senso la Commissione Europea ha adottatoalcune proposte intese a sviluppare un’economia più circolare inEuropa e a promuovere il riciclaggio negli Stati membri. Ilconseguimento dei nuovi obiettivi in materia di rifiuti creerebbe580 000 nuovi posti di lavoro, rendendo l’Europa più competitivae riducendo la domanda di risorse scarse e costose. Le misureproposte, che consentirebbero peraltro di ridurre l’impattoambientale e le emissioni di gas a effetto serra, prevedono il ri
ciclaggio del 70% dei rifiuti urbani e dell’80% dei rifiuti diimballaggio entro il 2030 e, il supera- mento della prassi del conferimento in discarica entro il 2020.
Tutto ciò detto il Consiglio Comunale di Orvieto impegna il Sindaco e la Giunta:
1) Ad attivarsi per istituire, ai sensi dell’art. 21 del Regolamento Comunale, una commissione speciale di studio sulla materiaambiente e rifiuti funzionale ad un’analisi approfondita del tema e dei suoi sviluppi.
Impegna altresì Il Sindaco e la Giunta a promuovere e farsi portavoce in tutte le sedi istituzionali e politiche dei punti di seguito elencati al fine di tutelare i cittadini e l’intero territorio orvietano:
1) Incrementare i livelli di recupero di materia attraverso i servizidi raccolta differenziata con l’obiettivo di migliorare in termininon solo quantitativi ma anche qualitativi i materiali raccolti;
2) Promuovere, all’interno dell’AURI, un progetto di gestione deirifiuti che preveda un sistema dello smaltimento in discarica concepito esclusivamente come momento residuale;
3) Chiedere alla Regione dell’Umbria di fornire in modo formaletutte le garanzie che il sito di Orvieto non venga trattato come lostrumento di risoluzione di problemi che altrove non si possonoo non si vogliono risolvere; che esso sia al contrario valorizzato come impianto tecnologicamente e strutturalmente avanzato dismaltimento e di lavorazione dei rifiuti d’ambito nel quadro diuna politica dei rifiuti che tenda al limite dei rifiuti zero egarantisca sia la lavorazione della frazione umida che dellafrazione secca (che oggi va in discarica);
4) Riconoscere, come irrinunciabile, una sana collaborazione tra laRegione Umbria e la comunità locale, la centralità di Orvieto edell’Orvietano nella programmazione regionale dei rifiuti;
5) Promuovere investimenti in impiantistica innovativa e sistemitecnologicamente avanzati, con l’implementazione di struttureinnovative, specifici ed adeguati alla lavorazione e al recupero della frazione secca, utili sia sul piano economico e occupazionale che su quello ambientale.