La discussione dell’interrogazione presentata dal M5S di Orvieto avente per oggetto “ Interrogazione a risposta in Consiglio “Rapporti BpB -CRO – Fondazione CRO” si è inserita in un momento particolarmente delicato per il sistema bancario nazionale e quindi anche locale, segnalando la necessità di fare chiarezza in modo particolare sul futuro della CRO e della Fondazione, che sono istituti vitali per il territorio orvietano.
Il sindaco Germani, in risposta al consigliere Vergaglia, ha comunicato di aver richiesto informazioni scritte o incontri con gli attori di riferimento, ricevendo l’adesione a un incontro da svolgersi a breve con i vertici della Banca popolare di Bari. Germani ha anche annunciato che a breve potrebbe essere convocato un Consiglio comunale aperto per offrire la voce a tutte le parti del sistema, banche, clienti e istituzioni, che hanno il dovere di porre la massima attenzione possibile per difendere la ricchezza della comunità.
Segue testo dell’interrogazione M5S.
Premesso che
la città di Orvieto è una città i cui valori richiamati sia nelle linee d’indirizzo dell’azione amministrativa che da numerosi interventi pubblici del primo cittadino e dei componenti della Giunta di governo della città sono orientati allo sviluppo ed alla territorialità e che in tale contesto l’esistenza di una Cassa orvietana e di una Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto risultano elementi strategici ;
considerato che
la Cassa di Risparmio di Orvieto è una Società per Azioni, dal capitale sociale di € 45.615.730,00 avente Sede Legale Orvieto in Piazza della Repubblica, 21 e N° Iscrizione al Registro delle Imprese di Terni 00063960553, aderente aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ed al Fondo Nazionale di Garanzia quale società facente parte del Gruppo Banca Popolare di Bari, specificamente soggetta a direzione e coordinamento da parte della Banca Popolare di Bari Scpa;
In particolare che
nel 2010 la Fondazione CRO rinuncia all’opzione di recesso presente nel contratto di vendita della CRO SpA alla Popolare di Bari. L’opzione, valida fino al 2017, obbligava la Popolare di Bari all’acquisto delle quote residuali della CROSpA ancora in possesso della Fondazione (poco più del 26%). Nel bilancio 2010 della Popolare tale quote sono valutate in 39 milioni di euro che la Popolare provvede a passare dalla voce passiva a quella in attivo. Le motivazioni della rinuncia non sono chiare. Nel bilancio d BPB è scritto che ciò è avvenuto a fronte di un accordo sulla base del quale BPB si sarebbe impegnata ad aiutare la Fondazione CRO a trovare un acquirente quando la stessa Fondazione avesse deciso di vendere le quote. Ma, sulla base dell’opzione appena richiamata, l’acquirente obbligato era la stessa BPB. Oggi dopo 5 anni giunge a maturazione quell’operazione. Fondazione vende e Bari acquista al prezzo che vuole, non certo a quello di mercato.;
Pone formale interrogazione
alla S. V. chiedendo :
- a) Se quanto premesso corrisponda al vero;
- b) Se le precedenti amministrazioni avessero evidenziato criticità in tal senso e cosa si è fatto;
- b) Oggi, che con tale vendita si impatta sull’intero territorio orvietano, l’amministrazione quale posizione intende assumere;
- c) se corrisponda la vero che gli assessori e consiglieri dipendenti dalla BpB CRO in Consiglio comunale allo stato risulterebbero essere in conflitto di interesse. In tal caso chi sia in Giunta ad oggi ad aver fatto le veci dell’assessore competente quando si affrontano le questioni relative a CRO e BpB;
- d) Se si è già provveduto a riunire tutti i sindaci del comprensorio ed a convocare il rappresentante degli stessi in seno al CdA della Fondazione per approfondire in trasparenza la vicenda del passaggio di quote e relativa governance, se e quali opzioni mettere in campo per eventualmente fronteggiare tale manovra, che potrebbe recare danni a livello occupazionale, economico ed in generale agli interessi dei cittadini locali e del territorio orvietano;
Chiediamo inoltre quali eventuali ulteriori criticità l’Amministrazione abbia rilevato in ordine a questa vicenda ed, eventualmente, come si progetta di affrontarle. In attesa di un pronto riscontro l’occasione ci è gradita per augurare buon lavoro e porgere
Distinti Saluti
Cons. Avv. Lucia Vergaglia