ORVIETO – Incoraggiare i proprietari dei locali sfitti ad applicare canoni calmierati e agevolarne l’uso temporaneo per realizzare mostre ed esposizioni. Ovvero: ripopolare la Rupe e rifunzionalizzare i contenitori vuoti. Era questo l’impegno – respinto dal consiglio – che la consigliera Lucia Vergaglia aveva sottoposto a sindaco e Giunta.
“Il progressivo svuotamento dai negozi, soprattutto tradizionali – ha spiegato Vergaglia ricordando le recenti parole del sindaco che sottolineava l’esigenza di intervenire contro lo svuotamento della città – e dei tanti locali lasciati sfitti per lunghi periodi le cui vetrine buie e troppo spesso impolverate, contribuiscono a quel senso di vuoto e aumentano la tendenza alla desertificazione, indebolendone l’attrattività come luogo di socializzazione, ritrovo e svago e rendendo meno gradevole l’esperienza del vivere il cuore cittadino, riducendovi altresì la propensione alla spesa locale.
Le troppe vetrine sporche e non oscurate in maniera decorosa, luogo di affissione selvaggia per manifesti, volantini, fogli di giornale ed anche per comunicazioni private, nonché gli ingressi commerciali in stato di semi abbandono che si manifestano ricettacoli di sporcizia e rifiuti vari, specie tra i serramenti metallici forati e le porte interne, causando oltre a gravi problemi di igiene pubblica un forte degrado estetico”.
Sull’argomento è intervenuto Andrea Sacripanti (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale): “la mozione in linea di principio è accoglibile, ma affrontare l’argomento centro storico è complesso tanto che avrei auspicato un rinvio dell’ordine del giorno. Un tema che rispetto al Consiglio Comunale può apparire fuori luogo nel senso che meriterebbe una maggiore attenzione e tutto quello che affrontiamo in questa sede pur apparire riduttivo rispetto a quello che serve.
Dovremmo trovare probabilmente un luogo di discussione diverso, che potrebbe essere il QSV dove, pur rispettando le diversità dei ruoli, emergano le idee per rivitalizzare in nostro centro storico. Ognuno di noi porrebbe aggiungere altre cose alla lista fatta da Vergaglia, poiché sono tante le cose da cui poter attingere per migliorare. Penso che noi per primi dovremmo impegnarci. Facciamo in modo che questi grandi temi trovino agibilità in altri luoghi. Dovendo assentarmi non potrò partecipare alla votazione”.
Al dibattito è intervenuto anche Andrea Taddei (Pd): “non è il problema di respingere uno o due punti del documento, il punto è che già siamo in disaccordo sulla premessa. L’incremento turistico è stato dell’ordine del 37% e abbiamo testimonianze sulla nostra città che è ancora molto attraente, troviamo quindi difficile accettare e condividere un ordine del giorno che dice che il centro storico è svuotato, sporco ecc. Non siamo d’accordo con le premesse e il dispositivo. Siamo invece disponibili, come ha già detto Sacripanti, ad affrontare la tematica in una commissione e/o in un altro contesto. Il documento siffatto non può trovarci d’accordo”.