ORVIETO – In occasione del Consiglio comunale della scorsa settimana sono stati affrontati i temi della sanità locale sollevati da una interpellanza dei consiglieri Stefano Olimpieri e Gianluca Luciani (Identità e Territorio).
I consiglieri hanno parlato di “depotenziamento” e hanno chiesto all’Amministrazione comunale “di farsi immediatamente parte attiva verso i vertici della ASL2 e della Regione Umbria per fermare lo stillicidio nei confronti dei servizi sanitari di Orvieto, di bloccare l’azione di depotenziamento dei reparti dell’Ospedale e di impegnarsi al massimo per ridare dignità ai cittadini del nostro territorio”.
In risposta del sindaco Germani ha dichiarato che su alcuni temi esposti c’è già stato un suo intervento e che ha organizzato nei prossimi giorni incontri con la nuova dirigenza della Sanità per affrontare nel modo migliore i problemi del nosocomio orvietano. Germani ha anche presentato la sua intenzione di portare in Consiglio o alla Commissione capigruppo i risultati degli incontri prima della convocazione ufficiale Conferenza dei sindaci del nuovo direttore, da cui emergano con chiarezza stati d’animo, volontà politica, problemi e soluzioni. Il consigliere Olimpieri ha dichiarato di essere moderatamente soddisfatto della risposta del sindaco, rilevando che su temi come la Sanità la collaborazione vale molto di più della speculazione politica.
Segue una sintesi degli interventi.
Più precisamente, è stato posto in risalto da Identità e territorio come risulti “un fatto incontestabile che la maggior parte dei servizi ospedalieri fondamentali vivano in grandissima sofferenza, come ad esempio Endoscopia digestiva: è un fatto ormai consolidato (purtroppo) che tutte le urgenze notturne che richiedono interventi endoscopici vengono mandate a Terni e Foligno. Tra l’altro, visto che negli Ospedali di Foligno e Spoleto il numero degli endoscopisti è ampliamente sufficiente, non si capisce per quale ragione qualcuno di questi medici non venga spostato – magari a turno – presso l’Ospedale Santa Maria della Stella al fine di effettuare le prestazioni di cui necessitano i nostri concittadini e per adeguare l’organico degli endoscopisti digestivi in modo tale da rispondere ai requisiti minimi previsti per legge. Allo stesso modo altri esami endoscopici, come le E.R.C.P., non vengono più effettuati presso il nostro nosocomio ed i pazienti vengono sbattuti sempre a Terni o Foligno”.
“Tra l’altro – ha continuto Identità e Territorio- i pazienti vengono trasferiti in ambulanza ed accompagnati da un infermiere, così da creare anche gravi problemi rispetto alla copertura dei turni, vista soprattutto la carenza strutturale del personale infermieristico. Le nostre strutture sono prive di locali idonei per la preparazione dei farmaci chemioterapici per il DH oncologico, tanto che una parte di questi vengono preparati a Foligno e poi trasferiti la mattina stessa ad Orvieto con un autista dedicato. Queste problematiche, unitamente a quelle che già esponemmo in materia di carenza nel funzionamento dei posti in terapia intensiva (di 5 postazioni funzionano non più di 3) oppure le grandi difficoltà che vive il laboratorio analisi, dimostrano come la sanità orvietana sia oggetto di un fortissimo depotenziamento attraverso un progetto insano messo in atto dai vertici della USL Umbria2, il tutto sotto la regia della Regione Umbria. Ricordiamo che per tanto meno a Spoleto il Consiglio Comunale di quella città non ha esitato di votare all’unanimità la sfiducia al Direttore Generale della ASL. Di fronte a questa gravissima situazione non è più tempo di tacere e, soprattutto, di perdere tempo: spetta in primis al Sindaco ed agli Assessori (tra l’altro in Giunta c’è anche un medico del nostro Ospedale) alzare la testa e agire per bloccare al più presto il costante e continuativo depotenziamento delle nostre strutture sanitarie. L’obiettivo è quello di lanciare un sasso nell’indifferenza della Regione nei confronti della nostra sanità”.
Il sindaco Giuseppe Germani ha mostrato nei confronti delle considerazione degli interpellanti piena comprensione e ha garantito che già c’è stato l’impegno dell’amministrazione su alcuni temi sollevati dall’interpellanza: “Nei prossimi giorni ci vedremo con il neo direttore generale dell’USL Umbria2 Dr. Imolo Fiaschini per affrontare i vari problemi., tra i quali anche problematiche come le liste d’attesa che, peraltro, sono all’attenzione anche della commissione temporanea di studio presieduta dalla consigliera Tardani. Dal dirigente medico del presidio ho già avuto alcune risposte rispetto a dei quesiti contenuti nell’interrogazione che tuttavia vanno inquadrati in un lavoro generale che, concordo, va fatto sull’Ospedale. Vari temi importanti, recentemente sono stati al centro di un incontro che ho avuto insieme con i primari dei vari reparti insieme con il sindaco di Castel Viscardo, per verificare eventuali passi in avanti rispetto alla endoscopia digestiva e alla preparazione dei farmaci oncologici, argomenti che vanno chiariti con la nuova dirigenza. Dopo un mese e mezzo di blocco della sanità regionale dovuta alle nuove nomine ora ripartiamo con l’analisi dei temi della nostra sanità. Nell’incontro che avrò con il Direttore Generale, solleciterò i temi già noti. E’ mia intenzione fare il punto della situazione con il nuovo dirigente ad Orvieto, o in Consiglio comunale o in Commissione capigruppo, prima che la conferenza dei Sindaci convochi ufficialmente i dirigenti della Usl su una serie di questioni a partire dai fondi per l’assistenza sociale dopo i pesanti tagli nazionali ”.
Il consigliere Stefano Olimpieri si è dichiarato: “moderatamente soddisfatto. Il Sindaco sa quale è il metodo migliore” ed ha ribadito che “Occorre trovare strade adeguate per migliorare i servizi perché il nostro Ospedale venga considerato alla stessa stregua di altri ospedali regionali”.