Andrea Sacripanti interviene in merito alla conferenza stampa di ieri del sindaco Giuseppe Germani e Giorgio Cocco a seguito dell’incontro in Regione con la presidente Catiuscia Marini sull’ipotesi di ampliamento della discarica.
L’intervento:
Dalla conferenza stampa sull’incontro tenutosi tra i 20 Sindaci dell’area interna sud-ovest e la Presidente Marini in merito all’ampliamento del secondo calanco della discarica “Le Crete” di Orvieto, emergono alcuni fatti che non devono far abbassare la guardia ad Istituzioni, Associazioni e Cittadini. Da una sintesi degli interventi dei Sindaci Germani e Cocco, ancorché a tratti sia sembrato che i due avessero partecipato a due incontri diversi, appare chiaro l’intento dell’amministrazione regionale di giocare a scarica barile su una vicenda di massima importanza che interessa la salute dei cittadini e l’integrità del territorio. La Presidente Marini, infatti, cerca di scaricare sui Sindaci tutte le responsabilità e il peso legati allo smaltimento dei rifiuti regionali, nonostante sia pienamente consapevole che i Comuni, da soli, non potranno mai farcela in quanto privi delle necessarie risorse finanziarie per delineare ed attuare un piano industriale capace di trattare i rifiuti con metodi alternativi alle discariche.
La Presidente si spinge oltre nel momento in cui condiziona il parere negativo all’ampliamento della discarica orvietana in sede di procedura di VIA, al fatto che tutti i 92 Comuni umbri raggiungano almeno il 70% di raccolta differenziata e che i Sindaci investano su nuovi impianti di trattamento dei rifiuti, arrivando addirittura a minacciare gli stessi Sindaci di non andare a piangere da lei se le strade si riempiranno di rifiuti, nel tentativo di imputare alla loro incapacità una futura eventuale realizzazione della sopraelevazione del calanco.
Gioca sporco La Marini, che non può e non deve sottrarsi alle proprie responsabilità, delegando gli Enti locali e l’AURI, ente voluto ed istituito proprio dalla Regione, a sbrogliare una matassa che vede come principale attore la Regione stessa.
Sarà proprio la Regione, infatti, a licenziare a breve il nuovo piano dei rifiuti nel quale, a quanto è dato sapere, le discariche, e principalmente quella di Orvieto, una delle poche tra quelle attualmente in esercizio a non essere toccata da vicende giudiziarie, risultano avere ancora un ruolo centrale e strategico nel ciclo di smaltimento dei rifiuti regionali. E non sovrapponga, la Presidente, le competenze della Regione, ente chiamato a programmare il nuovo piano dei rifiuti, con quelle dell’AURI, autorità d’ambito incaricata di attuarlo.
Se la questione rifiuti deve coinvolgere tutto il sistema regionale, come da più parti si sottolinea, allora la Marini, invece di ricattare i Comuni, ci dica se nel nuovo piano, al fine di raggiungere il tanto sbandierato superamento delle discariche, viene data la giusta importanza alle tecnologie innovative di trattamento dei rifiuti e quanto la Regione sia disposta ad incentivarli attraverso i finanziamenti necessari ed una strategia industriale che risulti attrattiva anche per gli investitori privati. Il resto sono chiacchiere.
Infine, rivolgo l’appello al Sindaco Germani, la cui posizione è certamente scomoda sia per la delicatezza della questione rifiuti, sia perché lo stesso, da buon militante del PD, si è speso in prima persona per la riconferma dell’attuale Presidente della Regione soltanto un anno fa, di essere più realista e di non descrivere pubblicamente con toni rassicuranti e trionfalistici uno scenario che, al contrario, desta particolari apprensioni per i cittadini orvietani e di assumere, una volta per tutte, una posizione chiara e netta contro chi dimostra di disprezzare la Città che Egli amministra.