ORVIETO – Anche i ristoratori orvietani intervengono sulla questione de Le Crete dichiarandosi “seriamente preoccupati per la politica regionale che prevede l’ennesimo ampliamento della discarica de Le Crete e particolarmente indignati nel vedere come, mentre noi, nelle nostre aziende, promuoviamo quotidianamente le eccellenze del territorio, lo stesso venga sempre più pesantemente stuprato da scelte assurde che minano la salubrità dei prodotti, delle falde acquifere e dell’aria che respiriamo”.
“Pensiamo che sia davvero ora di smetterla di considerare Orvieto la pattumiera dell’Umbria – aggiungono – in palese contraddizione con le tanto declamate politiche di valorizzazione dell’enogastronomia, del paesaggio e del buon vivere di tutta la regione, con i piani di sviluppo rurale e gli incentivi ai prodotti biologici ed eco-compatibili”. “Non possiamo non stigmatizzare negativamente la miopia politica umbra che, mentre i nostri vicini laziali si apprestano a far diventare Civita e i suoi calanchi patrimonio UNESCO – concludono – riempie di rifiuti i calanchi di Orvieto, capitale delle Città Slow, stravolgendo il paesaggio e minando la salute e l’economia di intere generazioni”.
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